USO DELLA TECNICA SCINTILLOMETRICA A SUPPORTO DELLA STIMA DEI CONSUMI EVAPOTRASPIRATIVI DELL’OLIVO

Giovanni Rallo, Domenico Pumo, Carmelo Agnese, Giuseppe Provenzano, Mario Minacapilli, Carmelo Cammalleri

Risultato della ricerca: Otherpeer review

Abstract

L’uso razionale della risorsa idrica in agricoltura richiede, unitamente all’adozione ditecniche irrigue avanzate che assicurino la migliore efficienza degli interventi irrigui,l’individuazione dei tempi e dell’entità dei singoli interventi. Perché questi ultimiobiettivi siano raggiunti è necessario stimare con precisione i consumi dievapotraspirazione delle colture che, nell’ambiente mediterraneo, caratterizzato da unperiodo vegetativo tipicamente non in fase con quello piovoso, si manifestano sottocondizioni di stress idrico. Nel presente lavoro è descritta un’applicazione a unapiantagione di oliveto della tecnica scintillometrica, che permette una stima indirettadel flusso di calore latente attraverso l’equazione del bilancio energetico. Più inparticolare, lo scintillometro è uno strumento ottico, che misura il flusso di caloresensibile dal sistema suolo-pianta sulla base degli effetti che tale flusso inducesull’indice di rifrazione della luce coerente emessa da un trasmettitore; misurandocontemporaneamente la radiazione netta e il flusso di calore nel suolo, è possibilededurre il flusso di evapotraspirazione come termine residuo dell’equazione cheesprime il bilancio energetico di superficie. Sono in particolare presentati i risultati diun’indagine sperimentale effettuata nel corso della stagione irrigua 2007 nell’area diCastelvetrano, tipicamente vocata alla coltura dell’olivo. I dati di evapotraspirazionegiornaliera ottenuti mediante la tecnica scintillometrica sono stati quindi confrontaticon i corrispondenti valori stimati utilizzando il modello Agroidrologico SWAP, la cuiapplicazione ha richiesto una approfondita caratterizzazione biofisica dell’area distudio. I dati di evapotraspirazione giornaliera ottenuti mediante la tecnicascintillometrica sono stati confrontati con i corrispondenti valori stimati utilizzando siail modello agroidrologico SWAP che la procedura semplificata proposta di recentedalla FAO che prevede l’adozione di un coefficiente colturale Kc,r che tiene conto delleeventuali condizioni di stress idrico.
Lingua originaleItalian
Paginememoria n. 2-2-
Numero di pagine10
Stato di pubblicazionePublished - 2009

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