TY - JOUR
T1 - UNO SGUARDO RETROSPETTIVO AI SECOLI DI ROMA IMPERIALE. A MARGINE DEL DIBATTITO SULLE RADICI CRISTIANE DELL'EUROPA (PER LA STORIA DELLA MENTALITA')
AU - Messana, Vincenzo
PY - 2004
Y1 - 2004
N2 - Preliminarmente si discute sull''espressione corrente di ''radici cristiane'' dell''Europa – di per sé poco chiara sul piano storico (radici risalenti all''età romano-imperiale, all''età medievale, o all''età moderna?) –, e si pone l''interrogativo se mentalità e comportamenti dei Romani coerentemente cristiani nei secoli di Roma imperiale siano, totalmente o parzialmente, ''radici cristiane'' vive ancor oggi, o non lo siano. Sulla base delle fonti letterarie, di tali Romani in età precostantiniana si prendono in considerazione: la ''partita doppia'' o ''lealtà divisa'', ossia l''obbedienza a Dio da coniugare, non incondizionatamente, con quella ai responsabili della vita pubblica; il rifiuto di scelte, consuete nella società pagana dei primi tre secoli dell''impero, quali l''adulterio, la corruzione dei fanciulli, il ricorso alla magia, la pratica dell''aborto, l''uccisione del bambino appena nato. Quanto al cristianesimo di età costantiniana e postcostantiniana, si constata che non poche sue radici della prima ora andavano sempre più perdendo vitalità: se ne analizzano le cause e se ne prospettano le soluzioni, messe in atto soprattutto dai movimenti monastici.
AB - Preliminarmente si discute sull''espressione corrente di ''radici cristiane'' dell''Europa – di per sé poco chiara sul piano storico (radici risalenti all''età romano-imperiale, all''età medievale, o all''età moderna?) –, e si pone l''interrogativo se mentalità e comportamenti dei Romani coerentemente cristiani nei secoli di Roma imperiale siano, totalmente o parzialmente, ''radici cristiane'' vive ancor oggi, o non lo siano. Sulla base delle fonti letterarie, di tali Romani in età precostantiniana si prendono in considerazione: la ''partita doppia'' o ''lealtà divisa'', ossia l''obbedienza a Dio da coniugare, non incondizionatamente, con quella ai responsabili della vita pubblica; il rifiuto di scelte, consuete nella società pagana dei primi tre secoli dell''impero, quali l''adulterio, la corruzione dei fanciulli, il ricorso alla magia, la pratica dell''aborto, l''uccisione del bambino appena nato. Quanto al cristianesimo di età costantiniana e postcostantiniana, si constata che non poche sue radici della prima ora andavano sempre più perdendo vitalità: se ne analizzano le cause e se ne prospettano le soluzioni, messe in atto soprattutto dai movimenti monastici.
KW - CRISTIANESIMO
KW - IMPERO ROMANO
KW - SOCIETA' E CULTURA ROMANA
KW - CRISTIANESIMO
KW - IMPERO ROMANO
KW - SOCIETA' E CULTURA ROMANA
UR - http://hdl.handle.net/10447/61442
M3 - Article
VL - GUTTADAURO, 4, 2004
SP - 7
EP - 30
JO - GUTTADAURO
JF - GUTTADAURO
SN - 1720-5425
ER -