TY - CHAP
T1 - Un’ipotesi di riscrittura per il completamento dell’insula 3A
AU - Pellitteri, Giuseppe
PY - 2012
Y1 - 2012
N2 - Tra il progetto iniziale dello ZEN 2 e la suarealizzazione sono state tali le modifiche, che ne hanno di fatto tradito le intenzioni, per arrivare ad un intervento di poco valore architettonico e di scarsa qualità urbana. E’ stata superata la sua carica veramente moderna, aprendo ulteriormente le porte aquello che sarebbe poi diventato un quartiere simbolo del degrado urbano e sociale.Tra le tante diversità, l’elemento di maggiore criticità è l’incompiutezza del progetto del gruppo di Gregotti, senza la costruzione di tutte le insule e senza larealizzazione di quasi tutti gli edifici per attrezzature e servizi previsti. Un insediamento frammentato e non uniformemente compatto, degradato ed emarginato,ma soprattutto un quartiere senza servizi per iresidenti è quello che oggi caratterizza il paesaggio palermitano della Piana dei Colli.Un modo di cominciare a recuperare lo ZEN 2 è allora quello di completarne le parti mancanti. Un’idea potrebbe essere quella d’inserire proprio quel tassello che manca nell’insula 3A, perché ne segna meglio illimite e, attraverso un progetto di recupero anche per l’area ad ovest, si può realizzare una connessione indispensabile con lo ZEN 1. Il poliambulatorio è un utilissimo servizio il cui progetto darebbe al quartiereun notevole contributo alla pressante necessità di una riqualificazione urbana di tutto il quartiere San Filippo Neri.Il progetto qui proposto ed elaborato come tesi di laurea affronta questo tema, non pensando però ad un semplice completamento, con la riproposizione di quanto non realizzato del progetto originario. Siè fatto invece un esercizio di riscrittura, ritenendo non opportuno e storicamente inaccettabile il poter replicare ora un’architettura per varie ragioni nonpotutasi realizzare allora.
AB - Tra il progetto iniziale dello ZEN 2 e la suarealizzazione sono state tali le modifiche, che ne hanno di fatto tradito le intenzioni, per arrivare ad un intervento di poco valore architettonico e di scarsa qualità urbana. E’ stata superata la sua carica veramente moderna, aprendo ulteriormente le porte aquello che sarebbe poi diventato un quartiere simbolo del degrado urbano e sociale.Tra le tante diversità, l’elemento di maggiore criticità è l’incompiutezza del progetto del gruppo di Gregotti, senza la costruzione di tutte le insule e senza larealizzazione di quasi tutti gli edifici per attrezzature e servizi previsti. Un insediamento frammentato e non uniformemente compatto, degradato ed emarginato,ma soprattutto un quartiere senza servizi per iresidenti è quello che oggi caratterizza il paesaggio palermitano della Piana dei Colli.Un modo di cominciare a recuperare lo ZEN 2 è allora quello di completarne le parti mancanti. Un’idea potrebbe essere quella d’inserire proprio quel tassello che manca nell’insula 3A, perché ne segna meglio illimite e, attraverso un progetto di recupero anche per l’area ad ovest, si può realizzare una connessione indispensabile con lo ZEN 1. Il poliambulatorio è un utilissimo servizio il cui progetto darebbe al quartiereun notevole contributo alla pressante necessità di una riqualificazione urbana di tutto il quartiere San Filippo Neri.Il progetto qui proposto ed elaborato come tesi di laurea affronta questo tema, non pensando però ad un semplice completamento, con la riproposizione di quanto non realizzato del progetto originario. Siè fatto invece un esercizio di riscrittura, ritenendo non opportuno e storicamente inaccettabile il poter replicare ora un’architettura per varie ragioni nonpotutasi realizzare allora.
KW - ZEN
KW - architettura
KW - progetto
KW - recupero
KW - ZEN
KW - architettura
KW - progetto
KW - recupero
UR - http://hdl.handle.net/10447/69943
UR - http://www.aracneeditrice.it
M3 - Chapter
SN - 978-88-548-5238-9
T3 - Esempi di Architettura - Spazi di riflessione / 2
SP - 103
EP - 115
BT - Lo ZEN 2 di Palermo: un laboratorio per il progetto e la gestione del recupero
ER -