Abstract
Nel Regno di Sicilia negli anni Settanta del Settecento Ferdinando di Borbone, in seguito all'espulsione dei Gesuiti e grazie al deciso intervento dell'élite locale, procedette a ricondurre i reperti archeologici nella categoria degli interessi statali. Il re proibì l'esportazione non autorizzata dei reperti e procedette, sull'esempio napoletano, all'organizzazione della Regia Custodia, un piano di custodia monumentale e archeologica. Nel dicembre 1798 Ferdinando e Maria Carolina trasferirono poi la corte a Palermo, avviando la costruzione di riserve di caccia sul modello napoletano, come Ficuzza, e promuovendo nuove aree a fini produttivi. In questo piano edilizio spicca la Casina cinese nel parco della casa di Palermo, pensata per la gioia del sovrano.
Lingua originale | Italian |
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Titolo della pubblicazione ospite | The Europe of “decentralised courts”. The construction of the political image of the Bourbons of Italy and Spain |
Pagine | 203-220 |
Numero di pagine | 18 |
Stato di pubblicazione | Published - 2022 |