TY - CHAP
T1 - Tecnologia: mortificazione del progetto, o spinta per lo stesso?
AU - Angelico, Emanuele
PY - 2011
Y1 - 2011
N2 - All’esperienza del Movimento Moderno, sia pure con tutte le contraddizioni e tensioni tipiche delle scuole di pensiero, le deve esser riconosciuta l’innovazione ed introduzione concettuale dei temi sociali, del comfort ambientale, dell’equilibrio tra manufatto e territorio; così dalla piccola alla grande scala, l’Architettura ha trovato nuovi stimoli e diversi linguaggi propositivi tali da testimoniarsi quale giusta disciplina del fare: “il gioco sapiente dell’intersezione dei volumi condotto alla luce del sole, al cui interno l’uomo vive e lavora, essendo soggiogato spiritualmente”(Le Corbusier).Ma lo stesso maestro proponeva, al contempo, una visione dell’architettura, quale: “L’architettura è un fatto d’arte, un’emozione, che sta al di fuori dei principi costruttivi che la sostengono; l’architettura è per commuovere”, che al vero sembra manifestare lo scollamento tra due mondi e due approcci al manufatto, quello del figurativo-linguistico da un lato, mentre quello tecnologico- costruttivo dall’altro. Quasi distinzione a fatti diversi e separati ed eventualmente sovrapponibili. Ormai, dopo quasi un secolo d’esperienza riferita ai sistemi costruttivi della modernità e dopo, quindi, la nascita del calcestruzzo e del cemento armato, abbiamo la certezza di affermare la negazione dell’aforisma citato, al punto da ritenere imprescindibile la coesione unisona delle due sfere nell’architettura di qualità “globale”.Assistere, al degrado continuo; alla mutazione delle condizioni sociali ed ambientali; al tempismo con cui si rinnovano i processi costruttivi e tecnologici; alla dimostrazione che il costo di recupero – ristrutturazione – riuso, sempre superano il costo di costruzione stesso; ci impone una attenta riflessione sul passato e recuperare di esso la necessaria esperienza su quanto, prima ancora, gli antichi progettisti s’imponevano nel processo produttivo della fabbrica circa la “durabilità” dell’opera.
AB - All’esperienza del Movimento Moderno, sia pure con tutte le contraddizioni e tensioni tipiche delle scuole di pensiero, le deve esser riconosciuta l’innovazione ed introduzione concettuale dei temi sociali, del comfort ambientale, dell’equilibrio tra manufatto e territorio; così dalla piccola alla grande scala, l’Architettura ha trovato nuovi stimoli e diversi linguaggi propositivi tali da testimoniarsi quale giusta disciplina del fare: “il gioco sapiente dell’intersezione dei volumi condotto alla luce del sole, al cui interno l’uomo vive e lavora, essendo soggiogato spiritualmente”(Le Corbusier).Ma lo stesso maestro proponeva, al contempo, una visione dell’architettura, quale: “L’architettura è un fatto d’arte, un’emozione, che sta al di fuori dei principi costruttivi che la sostengono; l’architettura è per commuovere”, che al vero sembra manifestare lo scollamento tra due mondi e due approcci al manufatto, quello del figurativo-linguistico da un lato, mentre quello tecnologico- costruttivo dall’altro. Quasi distinzione a fatti diversi e separati ed eventualmente sovrapponibili. Ormai, dopo quasi un secolo d’esperienza riferita ai sistemi costruttivi della modernità e dopo, quindi, la nascita del calcestruzzo e del cemento armato, abbiamo la certezza di affermare la negazione dell’aforisma citato, al punto da ritenere imprescindibile la coesione unisona delle due sfere nell’architettura di qualità “globale”.Assistere, al degrado continuo; alla mutazione delle condizioni sociali ed ambientali; al tempismo con cui si rinnovano i processi costruttivi e tecnologici; alla dimostrazione che il costo di recupero – ristrutturazione – riuso, sempre superano il costo di costruzione stesso; ci impone una attenta riflessione sul passato e recuperare di esso la necessaria esperienza su quanto, prima ancora, gli antichi progettisti s’imponevano nel processo produttivo della fabbrica circa la “durabilità” dell’opera.
KW - innovazione
KW - progetto
KW - ricerca
KW - storia
KW - tecnologia
KW - innovazione
KW - progetto
KW - ricerca
KW - storia
KW - tecnologia
UR - http://hdl.handle.net/10447/57601
M3 - Chapter
SN - 978-88-548-3837-6
T3 - ESEMPI DI ARCHITETTURA 2
SP - 349
EP - 378
BT - ARCHITECTURE, INNOVATION, HERITAGE
a cura di GIUSEPPE DE GIOVANNI e EMANUELE WALTER ANGELICO
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