Sul fondamento della non punibilità nei casi di necessità giudiziaria (art. 384, primo comma, CP)

Risultato della ricerca: Articlepeer review

Abstract

L''articolo analizza le ragioni soggiacenti alla "causa di non punibilità" (art. 384, primo comma, c.p.) per cui non si è puniti qualora si commettano alcuni reati contro l''amministrazione della giustizia (ad es.: favoreggiamento) per salvare sé o un prossimo congiunto da un grave nocumento nell''onore o nella libertà. Vi si critica, in particolare, l''idea corrente che la norma abbia una ratio scusante (legata ora alle passioni dell''agente, ora al conflitto motivazionale in cui questi verserebbe). Vi si mostra come - anche se solo in parte - la norma si inscriva invece nel più generale disegno del codice Rocco di tutelare l''unità della famiglia. Vi si sostiene, infine, che, anche per questa ragione, la norma risulta espressiva di valori in parte discutibili, e merita pertanto di essere profondamente ripensata e riscritta.
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)145-181
Numero di pagine37
RivistaRIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE
Volume2010
Stato di pubblicazionePublished - 2010

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