Abstract
Questo contributo intende chiarire il valore profondo che assume il “senso del luogo” nel processo di costruzione e trasformazione fisica del paesaggio tradizionale. Riferendosi alla teoria dell’ambientismo, sviluppata tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta del XX secolo, si analizza quella “via italiana” all’architettura che si è opposta all’omologazione linguistica del Movimento Moderno. Un approccio progettuale che ha costruito capolavori capaci di rappresentare, allusivamente e analogicamente, i caratteri essenziali dei luoghi in cui sono costruiti.
Lingua originale | Italian |
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Titolo della pubblicazione ospite | Borghi Fragili |
Pagine | 226-234 |
Numero di pagine | 9 |
Stato di pubblicazione | Published - 2019 |