Studio morfometrico e statistico degli eventi di frananel settore marino orientale del Golfo di Taranto.

Risultato della ricerca: Otherpeer review

Abstract

La campagna oceanografica “Teatioca” è il frutto della collaborazione fra l’Istituto per l’AmbienteMarino Costiero (IAMC) di Napoli, l’Università Federico II di Napoli, l’Università di Palermo e Trieste el’INGV di Roma. Durante tale campagna, effettuata a bordo della N/O Urania del CNR nel 2011, sono statiacquisiti dati batimetrici multibeam ad alta risoluzione ed una fitta maglia di dati sismici ad alta (Sparker) edaltissima (Chirp) risoluzione nell’area ionica del Golfo di Taranto.L’analisi integrata del Modello Digitale del Terreno (10m, 5m e 2m) generato dai dati multibeam con inuovi dati sismo-stratigrafici ha consentito di analizzare in dettaglio l’instabilità dei versanti. Una serie dicomputazioni standard sul DTM (aspect, pendenza, gradienti e curvatura del profilo) hanno fornito unaprima valutazione della diversa esposizione dei versanti della dorsale di Capo Spulico e della dorsale diAmendolara, i due alti strutturali presenti nell’area di studio. Tale area è stata successivamente suddivisa in 9diversi settori, ognuno dei quali rappresenta un areale morfologico (versante o bacino), allo scopo dicaratterizzare il potenziale di franosità di ogni singola area e di evidenziare eventuali correlazioni fra lediverse aree. Oltre 400 evidenze di eventi di frana nell’area in esame sono stati cartografate, classificate einterpretate, fino ad ottenere carte tematiche utili all’interpretazione della franosità dei versanti su larga scala(carte della pendenza media per ogni evento, della pendenza massima e minima, gradiente medio, etc.). Sullabase dei dati acquisiti e delle computazioni effettuate sul DTM si è evidenziato che la pendenza non è ilparametro principale in termini di meccanismo di innesco degli eventi di frana. Questa considerazione risultaanche dall’esame morfologico dei versanti meridionali della dorsale di Capo Spulico e del Banco di Cariati[Santoro et al., 2012], che sono caratterizzati dai maggiori valori di pendenza nel DTM e dalla scarsità diprocessi gravitazionali. I maggiori eventi di frana sono quasi totalmente localizzati sulle pendici nord-estdelle dorsali ridge. Tale distribuzione è principalmente legata alla giacitura dei sedimenti (a franapoggioverso SO). Un’eccezione è rappresentata dal settore meridionale del Banco di Amendolara, dove sporadicieventi di scorrimento rotazionale sono probabilmente legati all’attività tettonica della faglia di Amendolara.L’utilizzo di un approccio statistico multivariato implementato in “R” conferma, infine, la concentrazionedegli eventi sui versanti controllati da evoluzione morfologica rispetto ai versanti controllati dalla tettonica.BibilografiaSantoro, E., Ferranti, L., Passaro, S., Burrato, P., Morelli, D., (2012). Morphometric analysis in the offshoreof the southern Taranto Gulf: unveiling the structures controlling the Late Pleistocene-Holocenebathymetric evolution. Rend. On. .Soc. Geol. It., 21 (2), 1132-1135.
Lingua originaleItalian
Numero di pagine1
Stato di pubblicazionePublished - 2013

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