TY - CONF
T1 - SELVICOLTURA ALPINA E SELVICOLTURA APPENNINICA: ELEMENTI DI CONTATTO E DI DIFFERENZIAZIONE
AU - Maetzke, Federico Guglielmo
PY - 2009
Y1 - 2009
N2 - RiassuntoIl rapporto tra boschi e popolazioni locali sulle Alpi come sugli Appennini, seppur in momenti storici differenti, è stato caratterizzato dalla distruzione e sfruttamento intensivo, protrattisi fino alla metà del secolo scorso, cui hanno fatto seguito la ricostituzione sia mediante rimboschimenti sia con il miglioramento dei boschi esistenti. Partendo dai presupposti sui quali si è imperniata l’attività forestale che ha caratterizzato, nel corso degli ultimi cinquant’anni, l’approccio selvicolturale nei due contesti e da una puntuale e documentata analisi, nel lavoro vengono evidenziati gli elementi di differenziazione tra la selvicoltura naturalistica applicata in ambiente alpino e quella su basi ecologiche in ambiente appenninico, e come questi modelli di riferimento nella realtà non abbiano trovato sempre applicazione perché basati su schemi rigidi e prestabiliti. Viene sottolineato come le argomentazioni relative ai modelli selvicolturali codificati, espressione della selvicoltura ufficiale formalizzata in schemi, abbiano favorito la differenziazione tra la selvicoltura applicata nei boschi alpini e in quelli appenninici, che nella realtà operativa non risulta così marcata poiché, in entrambi gli ambienti, sono state applicate forme peculiari di coltivazione del bosco riconducibili al taglio a scelta. Summary The relationship between forests and local population on Alps as well as on Apennines, even if in different historical moments, has been characterized by the destruction and by the intensive exploitation, that went on until the middle of the last century, followed up by the reconstitution whether by reforestation or the improvement of the existing woods. Starting from the assumptions that have marked the forest activity, which characterized the sylvicultural approach in the two contexts during the last fifty years, and from a precise and documented analysis, in this work, differentiation elements, between the naturalistic sylviculture applied in Alpine environment and the ecologically based sylviculture in Apennine environment, have been pointed out. These reference models have not always applied in the reality, because based on rigid and pre-arranged schemes. Argumentations concerning codified sylvicultural patterns, expression of the official sylviculture organized in schemes, furthered the differentiation between the sylviculture applied in the Alpine woods and in the Apennine ones, but in the operative reality, it is not so marked because, in both environments, peculiar forms of cultivation, referable to selection, have been applied.
AB - RiassuntoIl rapporto tra boschi e popolazioni locali sulle Alpi come sugli Appennini, seppur in momenti storici differenti, è stato caratterizzato dalla distruzione e sfruttamento intensivo, protrattisi fino alla metà del secolo scorso, cui hanno fatto seguito la ricostituzione sia mediante rimboschimenti sia con il miglioramento dei boschi esistenti. Partendo dai presupposti sui quali si è imperniata l’attività forestale che ha caratterizzato, nel corso degli ultimi cinquant’anni, l’approccio selvicolturale nei due contesti e da una puntuale e documentata analisi, nel lavoro vengono evidenziati gli elementi di differenziazione tra la selvicoltura naturalistica applicata in ambiente alpino e quella su basi ecologiche in ambiente appenninico, e come questi modelli di riferimento nella realtà non abbiano trovato sempre applicazione perché basati su schemi rigidi e prestabiliti. Viene sottolineato come le argomentazioni relative ai modelli selvicolturali codificati, espressione della selvicoltura ufficiale formalizzata in schemi, abbiano favorito la differenziazione tra la selvicoltura applicata nei boschi alpini e in quelli appenninici, che nella realtà operativa non risulta così marcata poiché, in entrambi gli ambienti, sono state applicate forme peculiari di coltivazione del bosco riconducibili al taglio a scelta. Summary The relationship between forests and local population on Alps as well as on Apennines, even if in different historical moments, has been characterized by the destruction and by the intensive exploitation, that went on until the middle of the last century, followed up by the reconstitution whether by reforestation or the improvement of the existing woods. Starting from the assumptions that have marked the forest activity, which characterized the sylvicultural approach in the two contexts during the last fifty years, and from a precise and documented analysis, in this work, differentiation elements, between the naturalistic sylviculture applied in Alpine environment and the ecologically based sylviculture in Apennine environment, have been pointed out. These reference models have not always applied in the reality, because based on rigid and pre-arranged schemes. Argumentations concerning codified sylvicultural patterns, expression of the official sylviculture organized in schemes, furthered the differentiation between the sylviculture applied in the Alpine woods and in the Apennine ones, but in the operative reality, it is not so marked because, in both environments, peculiar forms of cultivation, referable to selection, have been applied.
KW - Apennine sylviculture
KW - codified sylvicultural models
KW - modelli selvicolturali codificati
KW - selection.
KW - selvicoltura alpina
KW - selvicoltura appenninica
KW - taglio a scelta.
alpine sylviculture
KW - Apennine sylviculture
KW - codified sylvicultural models
KW - modelli selvicolturali codificati
KW - selection.
KW - selvicoltura alpina
KW - selvicoltura appenninica
KW - taglio a scelta.
alpine sylviculture
UR - http://hdl.handle.net/10447/49101
UR - http://www.aisf.it/AttiCNS/articoli/volume_2/102_iovino.htm
M3 - Other
SP - 758
EP - 765
ER -