Abstract
Il presente saggio di Pietro Montani può essere collocato nella prospettiva già indicata nelle conclusioni del suo penultimo lavoro intitolato Bioestetica: proprio in questo testo Montani aveva individuato nell'idea di «immagine intermediale» una possibile risposta alla questione posta dalla necessità di «rigenerare e testimoniare il fuori campo dell'immagine» (Bioestetica. Senso comune, tecnica e arte nell'età della globalizzazione, Carocci, Roma 2007, p. 109), nel tentativo di recuperare l'irriducibile differenza tra l'immagine e il mondo. Se Bioestetica si conclude orientando la riflessione sul "destino delle arti" verso un orizzonte di convergenza tra un'«etica della forma» e un paradigma «intermediale», la proposta di Montani in questo suo ultimo lavoro è quella d'indirizzare l'«etica della forma» verso un'«etica dell'autenticazione».
Lingua originale | Italian |
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Stato di pubblicazione | Published - 2011 |
Pubblicato esternamente | Yes |