TY - JOUR
T1 - Recensione di FRANCESCA PIAZZA, La parola e la spada. Violenza e linguaggio attraverso l’Iliade, Il Mulino, Bologna, 2019, pp. 232
AU - Schiavello, Aldo
PY - 2020
Y1 - 2020
N2 - Piazza riflette sui rapporti tra violenza e linguaggio usando come ambito di indagine l’Iliade. La scelta – azzeccata – è supportata da tre ragioni. Innanzitutto l’Iliade è «[…] il racconto di una guerra che ha acquistato nei secoli […] il sapore di una guerra archetipica e ha svolto il ruolo di fonte inesauribile del nostro immaginario, non solo poetico» (p. 41). Inoltre, la società narrata nei poemi omerici è caratterizzata dalla competitività e dalla ricerca della vittoria, da ottenersi sia attraverso la forza fisica sia attraverso la capacità argomentativa. Infine, quest’opera non è letteratura in senso moderno ma un “documento antropologico”: «[…] un testo nel quale sono depositate le conoscenze, i costumi, i valori – in una parola la cultura – di una certa comunità» (ibidem).
AB - Piazza riflette sui rapporti tra violenza e linguaggio usando come ambito di indagine l’Iliade. La scelta – azzeccata – è supportata da tre ragioni. Innanzitutto l’Iliade è «[…] il racconto di una guerra che ha acquistato nei secoli […] il sapore di una guerra archetipica e ha svolto il ruolo di fonte inesauribile del nostro immaginario, non solo poetico» (p. 41). Inoltre, la società narrata nei poemi omerici è caratterizzata dalla competitività e dalla ricerca della vittoria, da ottenersi sia attraverso la forza fisica sia attraverso la capacità argomentativa. Infine, quest’opera non è letteratura in senso moderno ma un “documento antropologico”: «[…] un testo nel quale sono depositate le conoscenze, i costumi, i valori – in una parola la cultura – di una certa comunità» (ibidem).
UR - http://hdl.handle.net/10447/402500
M3 - Review article
VL - 13
SP - 473
EP - 476
JO - LO STATO
JF - LO STATO
SN - 2283-6527
ER -