TY - CONF
T1 - PRODUZIONE DI BIOETANOLO DA OPUNTIA FICUS INDICA (L)
AU - Finoli, Carlo
AU - Saiano, Filippo
AU - Planeta, Diego
AU - Mineo, Valerio
PY - 2008
Y1 - 2008
N2 - Il settote delle "ptoduzioni bio-energetiche" rappresenta oggl un valido strumento perrendere competitive aree che per motlvazioni economiche o perché inquinate, sono stateabbandonate. Uutl\zzo di energy crop, proprio in relazione alla crescente richiesta da partedel mercato, potrebbe determinare ricadute assolutamente positive sia sul piano economicoche per l'attuazione di adeguati ed efficaci programmi pet la salvaguardia e valorizzazione diparte del territorio delle regioni meditetranee, già struttutalmente in conrlizioni di estremafragflttà,a mbientale.L o scopo della presente ricerca è di produrre bioetanolo a basso costorisanando contemporaneamente I'ambiente. Infatti i1 fico d'India, Opuntia ficus-indica (I-.)pianta arborescente con enormi potenziilttà, per l'agricoltura e l'alimentazione, è interessantesoprattutto nei Paesi aridi, per la sua capacità di sviluppatsi anche in presenza di poca acquanonché per la sua capacità di crescete in terreni inquinati da metalli pesanti con l'ulteriorevantaggio del possibile fitorisanamento degli stessi terreni. I1 fico d'India è composto daicladodi comunemente chiamati pale. Di faitle colnvazione e sviluppq il fico d'India potrebbeesserew t:trizzatoa nchep er la produzione di bioetanolo attraversol a fermentazione alcolicad elmateÀahe struffurale dei cladodi. I cladodi sono, infatti, ricchi di fibra grezza la cuiidenúficazione e determinazione rappresentano un passaggio chiave nella definizione delleloto caratteristiche at frnr della fermentazione. Per ottenere bioetanolo i cladodi vengonoopportunamente trattati enzimattcamente in modo da rendere la cellulosa e l'emicellulosamolecole più semplici e fermentescibili da parte di lieviti selezionattwtjùzzanin enologia e perIa pantftcazione. Ijelaborazione delle varie parti dei cladodi da pane dei lieviti comporta unatrasformazione delle molecole fermentescibili in alcol etilico (etanolo), anidride catbonica ecalore secondo l'equazione generale della fermentazione alcolica di Gay-Lussac. Limpiantopilota di produzione di bioetanolo da masse di cladodi di Opuntia ficus-indica è moltosemplice e affidabile, costituito da un bioreattore di piccolo volume (circa 5 litri) in cuiverranno inserite le differenti parti dei cladodi, successivamentein oculati, pdma con enzimiidrolitici e successivamentec on lieviti selezionatic he effettueranno la fermentazione a)coltcaa canco della cellulosa e dell'emicellulosa di cui il cladodo è molto ricco. Il risultato,attuaLmentein coraggiante,è statau na produzione di alcool etilico dt ctca l.4oh.
AB - Il settote delle "ptoduzioni bio-energetiche" rappresenta oggl un valido strumento perrendere competitive aree che per motlvazioni economiche o perché inquinate, sono stateabbandonate. Uutl\zzo di energy crop, proprio in relazione alla crescente richiesta da partedel mercato, potrebbe determinare ricadute assolutamente positive sia sul piano economicoche per l'attuazione di adeguati ed efficaci programmi pet la salvaguardia e valorizzazione diparte del territorio delle regioni meditetranee, già struttutalmente in conrlizioni di estremafragflttà,a mbientale.L o scopo della presente ricerca è di produrre bioetanolo a basso costorisanando contemporaneamente I'ambiente. Infatti i1 fico d'India, Opuntia ficus-indica (I-.)pianta arborescente con enormi potenziilttà, per l'agricoltura e l'alimentazione, è interessantesoprattutto nei Paesi aridi, per la sua capacità di sviluppatsi anche in presenza di poca acquanonché per la sua capacità di crescete in terreni inquinati da metalli pesanti con l'ulteriorevantaggio del possibile fitorisanamento degli stessi terreni. I1 fico d'India è composto daicladodi comunemente chiamati pale. Di faitle colnvazione e sviluppq il fico d'India potrebbeesserew t:trizzatoa nchep er la produzione di bioetanolo attraversol a fermentazione alcolicad elmateÀahe struffurale dei cladodi. I cladodi sono, infatti, ricchi di fibra grezza la cuiidenúficazione e determinazione rappresentano un passaggio chiave nella definizione delleloto caratteristiche at frnr della fermentazione. Per ottenere bioetanolo i cladodi vengonoopportunamente trattati enzimattcamente in modo da rendere la cellulosa e l'emicellulosamolecole più semplici e fermentescibili da parte di lieviti selezionattwtjùzzanin enologia e perIa pantftcazione. Ijelaborazione delle varie parti dei cladodi da pane dei lieviti comporta unatrasformazione delle molecole fermentescibili in alcol etilico (etanolo), anidride catbonica ecalore secondo l'equazione generale della fermentazione alcolica di Gay-Lussac. Limpiantopilota di produzione di bioetanolo da masse di cladodi di Opuntia ficus-indica è moltosemplice e affidabile, costituito da un bioreattore di piccolo volume (circa 5 litri) in cuiverranno inserite le differenti parti dei cladodi, successivamentein oculati, pdma con enzimiidrolitici e successivamentec on lieviti selezionatic he effettueranno la fermentazione a)coltcaa canco della cellulosa e dell'emicellulosa di cui il cladodo è molto ricco. Il risultato,attuaLmentein coraggiante,è statau na produzione di alcool etilico dt ctca l.4oh.
KW - Ficus-indica
KW - bioetanolo
KW - biomasse.
KW - fermentazione
KW - Ficus-indica
KW - bioetanolo
KW - biomasse.
KW - fermentazione
UR - http://hdl.handle.net/10447/45436
M3 - Other
SP - 125
EP - 125
ER -