Prato e la città-fabbrica: strategie possibili per una pianificazione maggiormente efficace

Simona Rubino

Risultato della ricerca: Other contribution

Abstract

Simbolo della produzione tessile italiana, l’immagine che maggiormente ha caratterizzato Prato per lungo tempo è quella della città-fabbrica, in cui residenzae industria hanno convissuto in maniera aggregata rappresentando il cosiddetto“mito pratese”. Con il tempo questa immagine è cambiata, è aumentato ilbenessere, sono cambiate le strutture sociali, è aumentata l’insofferenza neiconfronti di situazioni e funzioni del passato non più contrapposte, in alcuni casi,da un senso identitario da parte degli abitanti. Questo ha portato, negli ultimianni, ad un insediamento sempre maggiore del settore terziario e di ulterioriresidenze nella città-fabbrica a discapito delle attività produttive. Inoltre, la cittàha dovuto confrontarsi con un’enorme quantità di volumetrie dismesse,conseguenza del tracollo del tessile avvenuto alla fine degli anni ’90, e con unacomunità cinese in continua ascesa.Il presente contributo si propone di analizzare in che modo la strumentazioneurbanistica a livello comunale abbia contribuito negli assetti attuali, e quale sarà il suo peso negli assetti futuri, con l’obiettivo di valutare se, all’interno dell’attuale quadro urbanistico italiano, il piano concepito in componenti strutturali eprogrammatiche sia in grado di rispondere, in maniera più efficace rispetto altradizionale prg, ai bisogni di una società dagli equilibri profondamente trasformati.
Lingua originaleItalian
Stato di pubblicazionePublished - 2010
Pubblicato esternamente

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