Abstract
Il lavoro presenta le complesse dinamiche attraverso cui nel Settecento avviene la nascita dell’estetica, utilizzando il modello ideologico della “luce che vince le tenebre”. Questo topos, il cui vessillo iconografico è il frontespizio della Metafisica tedesca (1719) di Christian Wolf, pervade tutto il Settecento, il “secolo dei lumi”, da Baumgarten sino al suo ultimo grande interprete, Immanuel Kant e costituisce lievito vitale non solo entro i recinti accademici, ma nell’intero mondo della cultura (si pensi al Flauto magico di Mozart). Tale modello epistemologico si presenta ancora oggi prolifico di suggestioni; pertanto ritornare all’estetica del secolo dei lumi e al suo straordinario laboratorio di sperimentazioni può essere utile per comprendere la modernità.
Lingua originale | Italian |
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Titolo della pubblicazione ospite | Il secolo dei lumi e l'oscuro |
Pagine | 257-278 |
Stato di pubblicazione | Published - 2008 |