TY - CONF
T1 - Nanoparticelle di Ag-poliamminoCD come catalizzatori per la riduzione di nitrocomposti aromatici
AU - Noto, Renato
AU - Russo, Marco
AU - Lo Meo, Paolo Maria Giuseppe
AU - Gruttadauria, Michelangelo
PY - 2014
Y1 - 2014
N2 - Sistemi nanoparticellari di Argento protetti con poliammino-beta-ciclodestrine sono stati preparati, caratterizzati, e impiegati come catalizzatori per la riduzione con boroidruro di sodio di una serie di nitrocomposti aromatici modello 1-8. Tale reazione costituisce una interessante alternativa rispetto ai metodi di riduzione più comuni (LiAlH4, Zn/HCl), che prevedono l’uso di condizioni di reazione piuttosto drastiche. La cinetica della reazione considerata è stata approfonditamente studiata al fine di chiarire il ruolo meccanicistico del catalizzatore. E’ stato trovato, infatti, che il processo risulta di ordine misto rispetto al substrato, e che le costanti cinetiche apparenti di reazione presentano andamenti non lineari rispetto alla concentrazione del catalizzatore stesso. I dati sperimentali ottenuti sono stati spiegati ammettendo che la superficie del catalizzatore nanoparticellare possa essere suddivisa in “elementi efficaci d’area”, aventi un diverso grado di ricopertura da parte dell’agente stabilizzante, e conseguentemente una diversa efficacia catalitica.
AB - Sistemi nanoparticellari di Argento protetti con poliammino-beta-ciclodestrine sono stati preparati, caratterizzati, e impiegati come catalizzatori per la riduzione con boroidruro di sodio di una serie di nitrocomposti aromatici modello 1-8. Tale reazione costituisce una interessante alternativa rispetto ai metodi di riduzione più comuni (LiAlH4, Zn/HCl), che prevedono l’uso di condizioni di reazione piuttosto drastiche. La cinetica della reazione considerata è stata approfonditamente studiata al fine di chiarire il ruolo meccanicistico del catalizzatore. E’ stato trovato, infatti, che il processo risulta di ordine misto rispetto al substrato, e che le costanti cinetiche apparenti di reazione presentano andamenti non lineari rispetto alla concentrazione del catalizzatore stesso. I dati sperimentali ottenuti sono stati spiegati ammettendo che la superficie del catalizzatore nanoparticellare possa essere suddivisa in “elementi efficaci d’area”, aventi un diverso grado di ricopertura da parte dell’agente stabilizzante, e conseguentemente una diversa efficacia catalitica.
UR - http://hdl.handle.net/10447/104046
M3 - Other
ER -