TY - CHAP
T1 - Mcdonaldizzazione, ikeaizzazione, appleizzazione del leisure time: è abbastanza cool il nostro leisure time?
AU - Lo Verde, Fabio Massimo
PY - 2011
Y1 - 2011
N2 - Come altre modalità in cui si declina il tempo sociale, il tempo libero costituisceun oggetto di studiomolto importante per le scienze sociali. E d’altraparte, come ho avuto di evidenziare altrove (Lo Verde, 2009), è statospesso da queste trascurato, almeno in Italia. Eppure ci sono ottime ragioniper studiare il tempo libero e lemodalità in cui si è declinato storicamentee geograficamente. Per quanto di natura sfuggente, esso costituisce unaprovincia finita di significato altrettanto importante – quanto le più definiteprovince quali il lavoro, la famiglia, la partecipazione associativa e politica,la produzione e riproduzione culturale ecc., e che dovrebbe essere di nostrointeresse sia in qualità di studiosi della società, sia in qualità di attori sociali.È certamente una parte di vita quotidiana durante la quale si costruisconorelazioni sociali ed economiche,ma è anche un settore importante di investimentoper imprese che producono beni e servizi ad esso destinati, costituendo,soprattutto nei paesi a sviluppo avanzato, un’area di business incontinua espansione. Inoltre costituisce un tempo in cui si co-costruisconosignificati del modo di “fare società”, spesso differenti da quelli co-costruitidurante il tempo impegnato o lavorativo, ciò che costituisce un aspettomolto importante del modo in cui le società si autorappresentano.Nel corso di questi ultimi anni, gli studi sul tempo libero – sia quelli di approcciopiù neo o post-positivista, come le leisure researches, e/o gli studi sugliusi sociali del tempo (Gershuny, 2000), sia quelli più culturalisti o interpretativisti,come i leisure studies (Rojek, 2010) – ne hanno analizzato le forme,le pratiche, i significati ad esso attribuiti, nonché le relazioni esistenti frailmodo in cui esso viene impiegato, omeglio, per usare le categorie utilizzatein precedenza, “investito” o “consumato”, e le variabili socio demografichedegli attori sociali, nonché ancora le caratteristiche culturali dei diversi sistemi-paese; tant’è che la letteratura scientifica sul tema è ormai copiosa. In Italia,il tema è stato, come dicevamo, poco trattato e, pur nonmancando alcunirilevanti lavori e importanti ricerche (per una breve rassegna, cfr. Lo Verde,2009), non è oggetto fra i più privilegiati nel dibattito scientifico pubblico.Obiettivo di questo lavoro è allora sia quello di focalizzare l’attenzione sulleissues che costituiscono alcuni fuochi di interesse nel dibattito scientificointernazionale sul tempo libero, sia quello di analizzare alcune forme e pratichedi consumo e di investimento del tempo libero che costituiscono modalitàdiffuse o emergenti di come esso si declini nella postmodernità.
AB - Come altre modalità in cui si declina il tempo sociale, il tempo libero costituisceun oggetto di studiomolto importante per le scienze sociali. E d’altraparte, come ho avuto di evidenziare altrove (Lo Verde, 2009), è statospesso da queste trascurato, almeno in Italia. Eppure ci sono ottime ragioniper studiare il tempo libero e lemodalità in cui si è declinato storicamentee geograficamente. Per quanto di natura sfuggente, esso costituisce unaprovincia finita di significato altrettanto importante – quanto le più definiteprovince quali il lavoro, la famiglia, la partecipazione associativa e politica,la produzione e riproduzione culturale ecc., e che dovrebbe essere di nostrointeresse sia in qualità di studiosi della società, sia in qualità di attori sociali.È certamente una parte di vita quotidiana durante la quale si costruisconorelazioni sociali ed economiche,ma è anche un settore importante di investimentoper imprese che producono beni e servizi ad esso destinati, costituendo,soprattutto nei paesi a sviluppo avanzato, un’area di business incontinua espansione. Inoltre costituisce un tempo in cui si co-costruisconosignificati del modo di “fare società”, spesso differenti da quelli co-costruitidurante il tempo impegnato o lavorativo, ciò che costituisce un aspettomolto importante del modo in cui le società si autorappresentano.Nel corso di questi ultimi anni, gli studi sul tempo libero – sia quelli di approcciopiù neo o post-positivista, come le leisure researches, e/o gli studi sugliusi sociali del tempo (Gershuny, 2000), sia quelli più culturalisti o interpretativisti,come i leisure studies (Rojek, 2010) – ne hanno analizzato le forme,le pratiche, i significati ad esso attribuiti, nonché le relazioni esistenti frailmodo in cui esso viene impiegato, omeglio, per usare le categorie utilizzatein precedenza, “investito” o “consumato”, e le variabili socio demografichedegli attori sociali, nonché ancora le caratteristiche culturali dei diversi sistemi-paese; tant’è che la letteratura scientifica sul tema è ormai copiosa. In Italia,il tema è stato, come dicevamo, poco trattato e, pur nonmancando alcunirilevanti lavori e importanti ricerche (per una breve rassegna, cfr. Lo Verde,2009), non è oggetto fra i più privilegiati nel dibattito scientifico pubblico.Obiettivo di questo lavoro è allora sia quello di focalizzare l’attenzione sulleissues che costituiscono alcuni fuochi di interesse nel dibattito scientificointernazionale sul tempo libero, sia quello di analizzare alcune forme e pratichedi consumo e di investimento del tempo libero che costituiscono modalitàdiffuse o emergenti di come esso si declini nella postmodernità.
UR - http://hdl.handle.net/10447/61610
M3 - Chapter
SN - 9788861596320
T3 - RICERCA
SP - 25
EP - 50
BT - Consumare/investire il tempo libero. Forme e pratiche del leisure time nella postmodernità
ER -