Abstract
Con la sentenza in commento la Corte di cassazione enuncia esplicitamente l’obbligo dei liquidatori disocietà di capitali di osservare il criterio della par condicio creditorum, alla luce dei principi generalidesumibili dagli artt. 2740 e 2741 c.c., nonché di talune norme rinvenibili nella disciplina della liquidazionedi società di capitali (i.e., artt. 2487, 2489 e 2491, comma2, c.c.).Al contempo, la SupremaCorte affermala natura extracontrattuale della responsabilità dei liquidatori ex art. 2495 c.c., delineando le regole diripartizione dell’onereprobatorio tra il creditore insoddisfattoedil liquidatoreconvenuto ingiudizio.Degnodi considerazione è, altresì, il tentativo di tracciare una più netta linea di demarcazione tra l’obbligo delliquidatore di osservare la par condicio nel pagamento dei creditori sociali e l’attivazione, da parte dellostesso,diun’eventualeealternativa richiestadi fallimento inproprio (e,nelprossimofuturo,di liquidazionegiudiziale) della società in liquidazione. La rilevanza e la generalità dei principi enunciati dalla sentenza inesame appaiono destinate ad alimentare un copioso dibattito dottrinale e giurisprudenziale, specie inrelazione al fondamento e alla potenzialità estensiva dei medesimi.
Lingua originale | Italian |
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pagine (da-a) | 802-815 |
Numero di pagine | 14 |
Rivista | LE SOCIETÀ |
Volume | 7 |
Stato di pubblicazione | Published - 2020 |