Abstract
La riflessione kantiana sulla distinzione tra Grenze e Schranke offre l’opportunità di riconsiderare il tema della parvenza trascendentale e dunque la distanza tra trascendente e trascendentale, secondo una lettura che non può che riconoscere in Kant l’autore di una metafisica capace di manifestare non solo la libertà della ragione e della sua attività, ma anche la necessità che questa libertà rimanga affidata esclusivamente a se stessa.
Lingua originale | Italian |
---|---|
pagine (da-a) | 141-166 |
Numero di pagine | 26 |
Rivista | GIORNALE DI METAFISICA |
Volume | N. 1-2/2011 |
Stato di pubblicazione | Published - 2011 |