TY - BOOK
T1 - L'abolizione della schiavitù nelle colonie francesi: il rapporto della Commissione Broglie (1840-1843)
AU - Giurintano, Claudia
PY - 2016
Y1 - 2016
N2 - Presieduta dal duca Achille Léonce Victor de Broglie (1785-1870),genero di Madame de Staël, la Commission des affaires coloniales,approvata da Luigi Filippo d’Orléans nel 1840, operò sino al 1843allo scopo di esaminare le questioni relative alla schiavitù e alla costituzionepolitica delle colonie francesi. Con il suo rapporto finale –definito da Alexis de Tocqueville «chef - d'oeuvre» – e i suoi progettidi legge sull’emancipazione generale e simultanea e sull’emancipazioneprogressiva e parziale, essa ebbe il merito di preparare unpiano per la liberazione degli schiavi.Nonostante l’importante lavoro svolto, la “Commissione Broglie”non riuscì a produrre gli esiti sperati a causa delle resistenze dellelobbies dei proprietari di piantagioni, desiderose di conservare leloro «società particolari» e, soprattutto, ostinate a difendere la schiavitùcon la «doppia passione per il pregiudizio e per l’interesse».Per istituzionalizzare l’abolizionismo, fu necessario attendere glieventi della Rivoluzione del 1848. Tuttavia, sarebbe un errore non ricordareche, oltre a quell’acceleratore che fu rappresentato dalla Rivoluzionedi febbraio, e che consentì a Victor Schoelcher di raggiungerel’obiettivo, l’abolizione della schiavitù nelle colonie francesis’iscrive in un lungo processo, nell’opera di molti uomini tra i qualiVictor de Broglie, l’illustre presidente della Commissione impegnataa promuovere alcuni provvedimenti, poi recepiti nel decreto del 27aprile 1848.
AB - Presieduta dal duca Achille Léonce Victor de Broglie (1785-1870),genero di Madame de Staël, la Commission des affaires coloniales,approvata da Luigi Filippo d’Orléans nel 1840, operò sino al 1843allo scopo di esaminare le questioni relative alla schiavitù e alla costituzionepolitica delle colonie francesi. Con il suo rapporto finale –definito da Alexis de Tocqueville «chef - d'oeuvre» – e i suoi progettidi legge sull’emancipazione generale e simultanea e sull’emancipazioneprogressiva e parziale, essa ebbe il merito di preparare unpiano per la liberazione degli schiavi.Nonostante l’importante lavoro svolto, la “Commissione Broglie”non riuscì a produrre gli esiti sperati a causa delle resistenze dellelobbies dei proprietari di piantagioni, desiderose di conservare leloro «società particolari» e, soprattutto, ostinate a difendere la schiavitùcon la «doppia passione per il pregiudizio e per l’interesse».Per istituzionalizzare l’abolizionismo, fu necessario attendere glieventi della Rivoluzione del 1848. Tuttavia, sarebbe un errore non ricordareche, oltre a quell’acceleratore che fu rappresentato dalla Rivoluzionedi febbraio, e che consentì a Victor Schoelcher di raggiungerel’obiettivo, l’abolizione della schiavitù nelle colonie francesis’iscrive in un lungo processo, nell’opera di molti uomini tra i qualiVictor de Broglie, l’illustre presidente della Commissione impegnataa promuovere alcuni provvedimenti, poi recepiti nel decreto del 27aprile 1848.
UR - http://hdl.handle.net/10447/197930
M3 - Book
SN - 978-88-917-4240-7
T3 - TEMI DI STORIA
BT - L'abolizione della schiavitù nelle colonie francesi: il rapporto della Commissione Broglie (1840-1843)
PB - FrancoAngeli
ER -