Abstract
L’anfiteatro di Sabratha venne indagato nel 1924-26 da Renato Bartoccini, interessato in seguito da pochi interventi di scavo e restauro, è rimasto inedito.Le recenti indagini hanno permesso di redigere un nuovo rilievo e di avanzare un’ipotesi ricostruttiva. Terzo per grandezza tra gli anfiteatri noti nell’Africa Proconsolare, con una capacità stimata di circa 16.000 spettatori, è realizzato interamente in opera quadrata con conci di calcarenite locale e sembra essere stato progettato sulla base del cubito punico. Venne eretto probabilmente in età flavia all’interno di un più vasto progetto di ristrutturazione urbana e la sua enorme mole è giustificabile con il ruolo di Sabratha quale importantecapolinea delle rotte carovaniere.
Lingua originale | Italian |
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Titolo della pubblicazione ospite | L’Africa romana XX. Momenti di continuità e rottura: bilancio di trent’anni di convegni L’Africa romana Atti del xx Convegno Internazionale di studi Alghero - Porto Conte Ricerche, 26-29 settembre 2013 |
Pagine | 269-281 |
Numero di pagine | 13 |
Stato di pubblicazione | Published - 2015 |