TY - CHAP
T1 - La dirigenza pubblica italiana davanti alle sfide del ventunesimo secolo
AU - La Spina, Antonio
PY - 2010
Y1 - 2010
N2 - Il saggio, in sede di riflessioni conclusive del volume I dirigenti pubblici e i nodi del cambiamento, discute i risultati della ricerca Il ruolo del management pubblico nell'attuazione delle riforme amministrative, contestualizzando l'intera indagine nell'ambito delle attuali sfide cui sono sottoposte le pubbliche amministrazioni, che si trovano oggi ad operare in un mondo in cui sono sempre più strette e pervasive le interdipendenze fra Stati e continenti, in cui si manifestano con frequenza eventi eccezionali in ambiti che vanno dai mercati finanziari alle calamità naturali, dalla recessione al terrorismo, dalle migrazioni al mutamento climatico, dalle pandemie al crimine organizzato transnazionale. Ciò richiede un nuovo tipo di dirigente pubblico, evitando tra l'altro il rischio di uno svuotamento del ruolo a fronte della (eccessiva) proliferazione di amministrazioni straordinarie e dell'emergenza.Nel caso italiano, in particolare, un'amministrazione costituita da personale spesso reclutato e gestito in modo inadeguato è stata di recente sottoposta a vari tipi di trasformazioni: quelle derivanti dallo spoils system nostrano; quelle consistenti in risposte “emergenziali” a problemi che non sempre hanno caratteristiche di eccezionalità tali da giustificarle; quelle che portano alla creazione di involucri organizzativi privatistici cui la politica affida la gestione di funzioni di fondi pubblici. Si corre quindi il rischio di una “fuga dall'amministrazione”, che comprime e mortifica il ruolo della dirigenza. La si può contrastare appunto mirando ad una dirigenza più qualificata e capace di essere, per ciò che le compete, classe dirigente.
AB - Il saggio, in sede di riflessioni conclusive del volume I dirigenti pubblici e i nodi del cambiamento, discute i risultati della ricerca Il ruolo del management pubblico nell'attuazione delle riforme amministrative, contestualizzando l'intera indagine nell'ambito delle attuali sfide cui sono sottoposte le pubbliche amministrazioni, che si trovano oggi ad operare in un mondo in cui sono sempre più strette e pervasive le interdipendenze fra Stati e continenti, in cui si manifestano con frequenza eventi eccezionali in ambiti che vanno dai mercati finanziari alle calamità naturali, dalla recessione al terrorismo, dalle migrazioni al mutamento climatico, dalle pandemie al crimine organizzato transnazionale. Ciò richiede un nuovo tipo di dirigente pubblico, evitando tra l'altro il rischio di uno svuotamento del ruolo a fronte della (eccessiva) proliferazione di amministrazioni straordinarie e dell'emergenza.Nel caso italiano, in particolare, un'amministrazione costituita da personale spesso reclutato e gestito in modo inadeguato è stata di recente sottoposta a vari tipi di trasformazioni: quelle derivanti dallo spoils system nostrano; quelle consistenti in risposte “emergenziali” a problemi che non sempre hanno caratteristiche di eccezionalità tali da giustificarle; quelle che portano alla creazione di involucri organizzativi privatistici cui la politica affida la gestione di funzioni di fondi pubblici. Si corre quindi il rischio di una “fuga dall'amministrazione”, che comprime e mortifica il ruolo della dirigenza. La si può contrastare appunto mirando ad una dirigenza più qualificata e capace di essere, per ciò che le compete, classe dirigente.
KW - dirigenza
KW - pubblica amministrazione
KW - riforme amministrative
KW - dirigenza
KW - pubblica amministrazione
KW - riforme amministrative
UR - http://hdl.handle.net/10447/55450
M3 - Chapter
SN - 978-88-6105-126-3
T3 - associazione management club
SP - 253
EP - 267
BT - I dirigenti pubblici e i nodi del cambiamento
ER -