Abstract
AbstractIl contributo si interroga sul rapporto tra cibo e città, tra pianificazione e consumi alimentari e tra junk food e salute, riflettendosu come il cibo, patrimonio culturale comune, abbia profonde relazione con la qualità della vita delle persone, con ampi settorieconomici, con il paesaggio urbano e sociale, con la pianificazione: il cibo, anche per essere snodo culturale e simbolico, è unambito intermedio da cui partire in termini etici e collaborativi. Emblematico è il caso americano, il Paese propulsore del fastfood, per i caratteri del sistema economico e per la natura del territorio della Confederazione e di alcune grandi città, comeLos Angeles e New York City.
Lingua originale | Italian |
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Titolo della pubblicazione ospite | L’Urbanistica italiana di fronte all’Agenda 2030 |
Pagine | 1146-1153 |
Numero di pagine | 8 |
Stato di pubblicazione | Published - 2019 |