TY - CONF
T1 - Incidenti occupazionali a rischio biologico nell'Azienda Universitaria Ospedaliera Policlinico di Palermo dal 2005 al 2016: indagine descrittiva
AU - Maida, Carmelo Massimo
AU - Torregrossa, Maria Valeria
AU - Vitale, Francesco
AU - Favaro, Dario
AU - Campisi, Fabio
AU - Russo Fiorino, Giusy
AU - Cimino, Liliana
AU - Aprea, Luigi
AU - Maniglia, Marialuisa
AU - Marchese, Valentina
PY - 2017
Y1 - 2017
N2 - INTRODUZIONE: Il rischio biologico (RB) in ambito sanitario è universalmente riconosciuto per tutti gli operatori sanitari (OS) esposti al contatto con materiale biologico o strumenti medici potenzialmente contaminati da agenti biologici. In Italia, le esposizioni a RB negli OS sono molto frequenti e rappresentano la prima causa di infortunio (40% di tutti gli infortuni denunciati).MATERIALI E METODI: Un’indagine descrittiva retrospettiva degli incidenti a RB è stata condotta presso l’A.O.U.P. “P. Giaccone” di Palermo analizzando le schede di segnalazione degli incidenti pervenute presso l’U.O. di Prevenzione e Sorveglianza delle Infezioni Ospedaliere negli anni 2005-2016.RISULTATI: Sono stati registrati 765 incidenti a RB (range 43-81/anno, media 65) che hanno coinvolto infermieri (35.1%), medici (9.6%), tecnici (8.2%) con una frequenza maggiore nell’area chirurgica (42.1%). Le cause più frequenti sono risultate: prelievo ematico (14.2%), somministrazione di terapie iniettive (11.4%), gestione dei cateteri (10.6%). La modalità di esposizione più frequente è stata la puntura (75.7%), seguita dalla contaminazione muco cutanea (15.8%) e dal taglio (8.1%). Tali risultati sono stati messi in relazione con l’uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) tra gli OS (64.9% per il camice, 62.7% per i guanti, 18.7% per il filtrante facciale con un trend d’uso crescente negli anni). È stato valutato, inoltre, il volume di attività ospedaliere come i ricoveri ordinari e le prestazioni erogate in relazione alla quantità di personale impiegato. La copertura vaccinale osservata tra gli OS è stata: 79.6% per anti epatite B, 13.0% per antitubercolare, 15,0% per antitetanica e 2.5% per antitifica, con trend crescente negli ultimi anni. Non è stata registrata nessuna sieroconversione.CONCLUSIONI: Negli anni si è registrato un trend negativo (-9.2%) di accadimento d’incidenti a RB in relazione alla diminuzione degli OS in servizio (-12.2%), all’aumento delle prestazioni sanitarie erogate (+39.8% dal 2010) e alla diminuzione dei ricoveri ordinari (–39.1%). I fattori determinanti la riduzione degli incidenti potrebbero essere la continua sensibilizzazione nei reparti alle buone prassi di lavoro, alla pratica delle vaccinazioni, all’uso di adeguati DPI e all’incremento dei programmi di formazione sulla sicurezza aziendale e sulla prevenzione del RB.
AB - INTRODUZIONE: Il rischio biologico (RB) in ambito sanitario è universalmente riconosciuto per tutti gli operatori sanitari (OS) esposti al contatto con materiale biologico o strumenti medici potenzialmente contaminati da agenti biologici. In Italia, le esposizioni a RB negli OS sono molto frequenti e rappresentano la prima causa di infortunio (40% di tutti gli infortuni denunciati).MATERIALI E METODI: Un’indagine descrittiva retrospettiva degli incidenti a RB è stata condotta presso l’A.O.U.P. “P. Giaccone” di Palermo analizzando le schede di segnalazione degli incidenti pervenute presso l’U.O. di Prevenzione e Sorveglianza delle Infezioni Ospedaliere negli anni 2005-2016.RISULTATI: Sono stati registrati 765 incidenti a RB (range 43-81/anno, media 65) che hanno coinvolto infermieri (35.1%), medici (9.6%), tecnici (8.2%) con una frequenza maggiore nell’area chirurgica (42.1%). Le cause più frequenti sono risultate: prelievo ematico (14.2%), somministrazione di terapie iniettive (11.4%), gestione dei cateteri (10.6%). La modalità di esposizione più frequente è stata la puntura (75.7%), seguita dalla contaminazione muco cutanea (15.8%) e dal taglio (8.1%). Tali risultati sono stati messi in relazione con l’uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) tra gli OS (64.9% per il camice, 62.7% per i guanti, 18.7% per il filtrante facciale con un trend d’uso crescente negli anni). È stato valutato, inoltre, il volume di attività ospedaliere come i ricoveri ordinari e le prestazioni erogate in relazione alla quantità di personale impiegato. La copertura vaccinale osservata tra gli OS è stata: 79.6% per anti epatite B, 13.0% per antitubercolare, 15,0% per antitetanica e 2.5% per antitifica, con trend crescente negli ultimi anni. Non è stata registrata nessuna sieroconversione.CONCLUSIONI: Negli anni si è registrato un trend negativo (-9.2%) di accadimento d’incidenti a RB in relazione alla diminuzione degli OS in servizio (-12.2%), all’aumento delle prestazioni sanitarie erogate (+39.8% dal 2010) e alla diminuzione dei ricoveri ordinari (–39.1%). I fattori determinanti la riduzione degli incidenti potrebbero essere la continua sensibilizzazione nei reparti alle buone prassi di lavoro, alla pratica delle vaccinazioni, all’uso di adeguati DPI e all’incremento dei programmi di formazione sulla sicurezza aziendale e sulla prevenzione del RB.
UR - http://hdl.handle.net/10447/247465
M3 - Other
ER -