Abstract
Una cronaca delle vicende che hanno segnato il territorio del Belice e le relative implicazioni urbanistiche e paesaggistiche. Il terremoto del Belice (14 gennaio 1968) interessò quattordici comuni della Sicilia occidentale, ricadenti nella province di Palermo, Trapani e Agrigento e dislocati a ovest e a est del fiume Belice, che nel tratto meridionale fa da confine tra le province di Trapani e Agrigento.La Sicilia occidentale é una delle zone più ricche di risorse storiche, culturali e archeologiche naturalistiche e ambientali. Ricordiamo le zone archeologiche di Segesta, Mozia, Selinunte, le cave di Cusa in cui si modellavano i rocchi per le colonne dei templi classici, diffuse necropoli di varie epoche, il territorio preistorico di Partanna e infine la spettacolare concentrazione archeologica della Valle dei Templi di Agrigento.Il territorio costiero presenta configurazioni di grande varietà e suggestione come il golfo di Castellammare, il capo S. Vito piatto e sabbioso, il paesaggio delle saline gravitante su Trapani e Marsala, il porto canale di Mazara del Vallo e il paesaggio africano della costa meridionale.
Lingua originale | Italian |
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pagine (da-a) | 52-53 |
Numero di pagine | 2 |
Rivista | URBANISTICA INFORMAZIONI |
Volume | 217 |
Stato di pubblicazione | Published - 2008 |