Abstract
L'articolo mira a ricostruire, attraverso un percorso per sondaggi e campioni, l'ampio dibattito sviluppato dalla cultura latina intorno al tema dello sfruttamento delle risorse minerarie in un arco di tempo che va dalla tarda repubblica al V secolo d. C. Analizzando una serie di testi appartenenti ad epoche, generi ed autori diversi (Cicerone, Ovidio, Manilio, Seneca, Lucano, Silio Italico, Tiberiano, Prudenzio) si pone in luce la natura eminentemente etico-culturale, e assai spesso moralistica, dell'interesse mostrato dagli scrittori latini per questo tipo di tematiche. Al contempo, tuttavia, si segnala un significativo slittamento prospettico nelle varie fasi della storia culturale romana, partendo dall'approccio illuministicamente entusiastico di Cicerone, passando per l'attenzione umanistico-moralistica di Seneca e Tiberiano, e terminando con la rivoluzione simbolica introdotta dall'umanesimo cristiano di Prudenzio.
Lingua originale | Italian |
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pagine (da-a) | 43-90 |
Numero di pagine | 47 |
Rivista | BOLLETTINO DELLA FONDAZIONE NAZIONALE "VITO FAZIO-ALLMAYER" |
Volume | 31 |
Stato di pubblicazione | Published - 2002 |