Abstract
Il contributo evidenzia non solo il ruolo fondamentale di Jean-Bapiste Du Bos nel Settecento europeo, il secolo della “nascita dell’esteica”, ma ne sottolinea anche la sua virtuale incidenza nel dibattito contemporaneo. Il “caso Du Bos” è tale perché le sue Riflessioni hanno subito nella storiografia estetica una sorta di rimozione e considerato di conseguenza come un autore di “fini osservazioni” che tuttavia “non costituiscono un insieme sistematico” ma al massimo raggiungono una “sistematicità precaria”. Tale paradigma storiografico (basti ripensare le storie dell’estetica di Zimmerman, Menéndez y Pelayo, Bosanquet e Croce) ha dunque infelicemente marginalizzato le riflessioni di Du Bos: esse invece non solo sono fondamentali per la nascita dell’estetica ma mostrano una sorprendente attualità; i suoi temi – noia, emozione, piacere immediato, pathos, clima, natura – fanno delle Riflessioni un testo fondamentale per l’estetica odierna.
Lingua originale | Italian |
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Titolo della pubblicazione ospite | Jean-Baptiste Du Bos e l'estetica dello spettatore |
Pagine | 213-222 |
Stato di pubblicazione | Published - 2005 |