Abstract
Nella legge fallimentare (r.d. n. 267/1942), nessuna disposizione si rivolgeva espressamente ai contratti di lavoro ancora in corso di esecuzione. Sicché ai licenziamenti «causati» da un fallimento sono state applicate le regole lavoristiche, «adattate», con non poche forzature, alla fattispecie del fallimento. Il Codice della crisi e dell’insolvenza (d.lgs. n. 14/2019), che sostituisce il fallimento con una nuova procedura concorsuale, introduce, per la prima volta, unadisposizione (l’art. 189) dedicata ai rapporti di lavoro coinvolti da una liquidazione giudiziale. Il saggio analizza le regole che disciplinano le diverse forme di risoluzione dei contratti di lavoro – recesso del curatore, risoluzione automatica e licenziamenti collettivi – mettendo in evidenza gli aspetti che, nonostante la novella, presentano ancora profili di criticità.
Lingua originale | Italian |
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pagine (da-a) | 604-621 |
Numero di pagine | 18 |
Rivista | RIVISTA GIURIDICA DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE |
Volume | 70 |
Stato di pubblicazione | Published - 2019 |