Gioco del limite e movimento del pensiero in Jaspers e Gadamer

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Abstract

Il pensiero di Karl Jaspers è colto nel punto ion cui la risoluzione critica di un 'rifiuto' della metafisica 'oggettivante' lo costringe ad un confronto serrato con Heidegger, ma anche ad una presa di distanza,proiettandolo in una ricerca di senso del pensare e delle sue possibilità metafisiche. Legate, queste ultime, alla relazione fondante di reciprocità e intrinsecità tra ragione ed esistenza e alle dimensioni di un 'gioco', in cui il 'limite', figura emblematica della finitezza dell'esistere e del conoscere ( a partire da Kant), se assunta fino alla necessità tragica dell'esperienza del 'naufragio', diventa dynamis e principio di un movimento di trascendenza e svelamento di un'ulteriorità e di un'eccedenza che allude all'origine e alle sue dinamiche temporali.Il convertirsi del limite in 'orizzonte originario' che retrocedendo ci consente di avanzare è cifra di un oltrepassamento dell'ontologia metafisica in cui Gadamer riconosce l'esperienza della coscienza ermeneutica come saggia comprensione dell'enigma del tempo nel linguaggio del testo.
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)461-481
RivistaGIORNALE DI METAFISICA
Volume2
Stato di pubblicazionePublished - 2006

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