Abstract
Un grande interprete, Gillo Dorfles, della tradizione culturale occidentale, di cui costituisce la riflessione critica e disincantata di vizi e virtù di una laicizzata nozione di contemporaneità; un critico-saggista che fonda il proprio giudizio e l’intero edificio interpretativo su di una teoria coerente dell’arte, su di una estetica; uno studioso, come il quasi coetaneo Cesare Brandi, che ha fortemente segnato la stagione fruttuosa che ha caratterizzato il secolo da poco trascorso; un artista, purtroppo ad oggi poco noto, alla ricerca dell’intervallo perduto.
Lingua originale | Italian |
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Titolo della pubblicazione ospite | AGATHON - NOTIZIARIO DEL DOTTORATO DI RICERCA IN RECUPERO E FRUIZIONE DEI CONTESTI ANTICHI |
Pagine | 3-6 |
Stato di pubblicazione | Published - 2007 |