TY - CONF
T1 - Effetto del molibdeno su Lattuga, Invida liscia e Invidia riccia in floating system
AU - Miceli, Alessandro
AU - Moncada, Alessandra
AU - Vetrano, Filippo
AU - D'Anna, Fabio
AU - Badagliacca, Giuseppe
PY - 2012
Y1 - 2012
N2 - La presente ricerca ha utilizzato dosi crescenti di molibdeno con lo scopo di valutarne gli effetti sualcuni prodotti di IV gamma. Premesso che l’accumulo del molibdeno e di nitrati nelle foglie èstato per tutte le tesi in prova sempre ben al di sotto di limiti ritenuti dannosi per la salute umana, irisultati non sempre sono stati quelli attesi e le tre specie in esame si sono distinte per un diversocomportamento in termini di accumulo di Mo, di produzione e di qualità del prodotto ottenuto. Inparticolare, per la lattuga la dose ottimale che consente buoni esiti produttivi e qualitativi (intermini di parametri colorimetrici e modesto contenuto in nitrato) sembra essere quellatradizionalmente suggerita di 0.5 μmol/l, sebbene con dosi più alte aumenta considerevolmente ilcontenuto in vitamina C. Nel caso dell’indivia liscia, i risultati sono stati più evidenti: la doseottimale per ottenere la massima produzione corrisponde a 1.5 μmol/l di molibdeno mentre dosicrescenti determinano considerevoli miglioramenti qualitativi in termini di più elevato contenuto inacido ascorbico, residuo secco rifrattometrico e vitamina C e di minore contenuto in nitrato. Glieffetti del molibdeno sull’indivia riccia sono stati meno pronunciati ma significativi per alcuniparametri qualitativi: all’aumentare della dose aumenta infatti l’acidità titolabile ed la vitamina C,migliora il residuo secco rifrattometrico e tende a ridursi il contenuto in nitrato.
AB - La presente ricerca ha utilizzato dosi crescenti di molibdeno con lo scopo di valutarne gli effetti sualcuni prodotti di IV gamma. Premesso che l’accumulo del molibdeno e di nitrati nelle foglie èstato per tutte le tesi in prova sempre ben al di sotto di limiti ritenuti dannosi per la salute umana, irisultati non sempre sono stati quelli attesi e le tre specie in esame si sono distinte per un diversocomportamento in termini di accumulo di Mo, di produzione e di qualità del prodotto ottenuto. Inparticolare, per la lattuga la dose ottimale che consente buoni esiti produttivi e qualitativi (intermini di parametri colorimetrici e modesto contenuto in nitrato) sembra essere quellatradizionalmente suggerita di 0.5 μmol/l, sebbene con dosi più alte aumenta considerevolmente ilcontenuto in vitamina C. Nel caso dell’indivia liscia, i risultati sono stati più evidenti: la doseottimale per ottenere la massima produzione corrisponde a 1.5 μmol/l di molibdeno mentre dosicrescenti determinano considerevoli miglioramenti qualitativi in termini di più elevato contenuto inacido ascorbico, residuo secco rifrattometrico e vitamina C e di minore contenuto in nitrato. Glieffetti del molibdeno sull’indivia riccia sono stati meno pronunciati ma significativi per alcuniparametri qualitativi: all’aumentare della dose aumenta infatti l’acidità titolabile ed la vitamina C,migliora il residuo secco rifrattometrico e tende a ridursi il contenuto in nitrato.
UR - http://hdl.handle.net/10447/78846
M3 - Other
SP - 134
EP - 137
ER -