TY - JOUR
T1 - Dimensione giuridica e dimensione storica del common law: mondi separati ovvero uniti dalla comparazione?
AU - Serio, Mario
PY - 2014
Y1 - 2014
N2 - Il lavoro ha ad oggetto la ricerca dei tempi e dei modi in cui si è andata formando nel common law inglese una cultura storico-giuridica. La prima osservazione che il saggio autorizza è che la legal history inglese ha origine essenzialmente accademica ed è, quindi, pur con la notevole anticipazione offerta nel diciannovesimo secolo da John Selden, correlata, in via originaria, alla grande lezione Blackstoniana della seconda metà del secolo successivo, in cui traspaiono sensibilità ed interesse per una dimensione storica, inizialmente ritenuta solo complementare rispetto a quella propriamente giuridica. Dopo l’intermezzo non accademico, ma non per questo meno significativo, offerto dalle riflessioni di William David Lewis, poco prima della seconda metà del diciannovesimo secolo, irrompe sulla scena con la lungimiranza e la sapienza della sua prospettiva culturale Frederic William Maitland. Il vero manifesto del suo pensiero, probabilmente costitutivo anche di quello della English legal history, è dato dalla sua lezione inaugurale presso la cattedra Downing di Cambridge nel 1888, intitolata “Why the history of English law is not written”.Essa riuscì a squarciare il velo che copriva l’importanza della ricerca storica pura ed affrancarla dalla sudditanza rispetto a quella giuridica. Ed inoltre, fu chiaramente formulata l’idea che attribuiva alla ricerca storica l’ufficio di arrivare alla verità in punto di ricostruzione degli eventi, lasciando a quella giuridica il compito di leggere la storia attraverso le lenti dei dogmi e dell’autorità giurisprudenziale. Per i comparatisti, poi, quella lezione scolpì il principio della reciproca implicazione tra storia e comparazione giuridica, fissato nella locuzione “history involves comparison”. Talmente forte fu l’impronta lasciata da Maitland che i prosecutori, prestigiosi e qualificati, degli studi storico-giuridici, da Pollock a Holdsworth, da Plucknett a Milsom fino, oggi, a Baker, hanno assunto il suo pensiero come fondamento dei loro studi e parametro di riferimento per arricchire lo statuto epistemologico della legal history of the English common law. Delle loro opinioni sulle teorie di Maitland si dà conto, giungendo alla conclusione che il suo scetticismo sulla mancata stesura di una storia del diritto inglese vada oggi superato alla luce della constatazione che essa esiste, anche se non ne è stata terminata la redazione.La conclusione è che, valorizzando l’importanza da Maitland conferita alla comparazione giuridica quale reciproco della ricerca storica, si guadagni una immagine tridimensionale e composita del diritto inglese, costituita dalla combinazione tra le dimensioni di ricerca storica, giuridica, comparatistica.
AB - Il lavoro ha ad oggetto la ricerca dei tempi e dei modi in cui si è andata formando nel common law inglese una cultura storico-giuridica. La prima osservazione che il saggio autorizza è che la legal history inglese ha origine essenzialmente accademica ed è, quindi, pur con la notevole anticipazione offerta nel diciannovesimo secolo da John Selden, correlata, in via originaria, alla grande lezione Blackstoniana della seconda metà del secolo successivo, in cui traspaiono sensibilità ed interesse per una dimensione storica, inizialmente ritenuta solo complementare rispetto a quella propriamente giuridica. Dopo l’intermezzo non accademico, ma non per questo meno significativo, offerto dalle riflessioni di William David Lewis, poco prima della seconda metà del diciannovesimo secolo, irrompe sulla scena con la lungimiranza e la sapienza della sua prospettiva culturale Frederic William Maitland. Il vero manifesto del suo pensiero, probabilmente costitutivo anche di quello della English legal history, è dato dalla sua lezione inaugurale presso la cattedra Downing di Cambridge nel 1888, intitolata “Why the history of English law is not written”.Essa riuscì a squarciare il velo che copriva l’importanza della ricerca storica pura ed affrancarla dalla sudditanza rispetto a quella giuridica. Ed inoltre, fu chiaramente formulata l’idea che attribuiva alla ricerca storica l’ufficio di arrivare alla verità in punto di ricostruzione degli eventi, lasciando a quella giuridica il compito di leggere la storia attraverso le lenti dei dogmi e dell’autorità giurisprudenziale. Per i comparatisti, poi, quella lezione scolpì il principio della reciproca implicazione tra storia e comparazione giuridica, fissato nella locuzione “history involves comparison”. Talmente forte fu l’impronta lasciata da Maitland che i prosecutori, prestigiosi e qualificati, degli studi storico-giuridici, da Pollock a Holdsworth, da Plucknett a Milsom fino, oggi, a Baker, hanno assunto il suo pensiero come fondamento dei loro studi e parametro di riferimento per arricchire lo statuto epistemologico della legal history of the English common law. Delle loro opinioni sulle teorie di Maitland si dà conto, giungendo alla conclusione che il suo scetticismo sulla mancata stesura di una storia del diritto inglese vada oggi superato alla luce della constatazione che essa esiste, anche se non ne è stata terminata la redazione.La conclusione è che, valorizzando l’importanza da Maitland conferita alla comparazione giuridica quale reciproco della ricerca storica, si guadagni una immagine tridimensionale e composita del diritto inglese, costituita dalla combinazione tra le dimensioni di ricerca storica, giuridica, comparatistica.
KW - common law inglese
KW - cultura storico-giuridica
KW - common law inglese
KW - cultura storico-giuridica
UR - http://hdl.handle.net/10447/155642
M3 - Article
SN - 2039-9871
SP - 795
EP - 828
JO - ANNUARIO DI DIRITTO COMPARATO E DI STUDI LEGISLATIVI
JF - ANNUARIO DI DIRITTO COMPARATO E DI STUDI LEGISLATIVI
ER -