Abstract
Questo saggio deriva da una ricerca sul modo in cui si è stratificata la memoria dellevittime di mafia e su come essa si sia intrecciata ai radicali mutamenti politici che havissuto l’Italia tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Duemila. Prendo in esame ilcaso studio di Giuseppe (Peppino) Impastato, attivista politico di Cinisi passato da «tuttala catena dei gruppi extraparlamentari e dell’associazionismo di base», giunto a Lottacontinua nel 1973, interprete di importanti esperienze di aggregazione come il Centromusica e cultura e Radio Aut, e ucciso nel maggio del 1978 mentre era candidato alleelezioni comunali nella lista di Democrazia proletaria
Lingua originale | Italian |
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pagine (da-a) | 1-17 |
Numero di pagine | 17 |
Rivista | LABORATOIRE ITALIEN |
Volume | 22 |
Stato di pubblicazione | Published - 2019 |