Abstract
Con questo lavoro si offre, dopo averne brevemente tratteggiato la genesi storica, una ricostruzione generale del principio di proporzionalità e dei suoi impieghi da parte della giurisprudenza costituzionale in materia penale. Quel che emerge è che a fronte del tentativo di definirne in modo rigoroso lo statuto logico, nella concreta prassi applicativa il principio di proporzionalità esibisce contorni piuttosto sfran- giati e le sue capacità di prestazione si rivelano troppo legate a dati assiologici e ragioni contingenti che precedono il giudizio per essere adoperato come affidabile criterio di orientamento della politica criminale. Tuttavia, la sua portata euristica sembra recuperare terreno ove si ribalti l’angolazione prospettica e si consideri la proporzionalità — piuttosto che come strumento di legittimazione dell’intervento statale — come criterio di delegittimazione della pretesa sanzionatoria, adoperan- dolo come modulo di sintesi delle istanze garantistiche, idoneo a testare la com- plessiva razionalità della norma all’interno del sistema penale.
Lingua originale | Italian |
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pagine (da-a) | 1427-1462 |
Numero di pagine | 36 |
Rivista | RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE |
Volume | 59 |
Stato di pubblicazione | Published - 2016 |