Concetto, profondità, superficie. Georg Simmel, Theodor W. Adorno e la crisi della modernità

Risultato della ricerca: Articlepeer review

Abstract

L’indagine filosofica e la sua trasmissione didattica, così come si realizzano nella relazione tra maestro ed allievo, permettono di interrogare ed evidenziare alcuni aspetti cogenti della stessa natura del concetto. In un’ottica adorniana il concetto coglie la realtà tramite la mediazione del linguaggio e la definizione di una terminologia; allo stesso tempo, un tale sforzo definitorio rischia di smarrire la relazione con l’obiettività nella reificazione linguistica. Emerge qui la natura paradossale del concetto, la sua coestensiva eccedenza e insufficienza nei confronti della «cosa». Seppur da prospettive differenti, Georg Simmel e Theodor W. Adorno colgono nella modernità, e nella sua costituiva crisi delle istanze gnoseologiche umane, la dimensione nella quale sviluppare sia una critica della nozione filosofica di «profondità» sia un suo recupero all’interno di una nuova topica della relazione soggetto-oggetto.
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)559-569
Numero di pagine10
RivistaFILOSOFIA E TEOLOGIA
VolumeXXIV 3/2010
Stato di pubblicazionePublished - 2010

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