TY - GEN
T1 - BIOMONITORAGGIO DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO
MEDIANTE L’USO DI LICHENI COME BIOACCUMULATORI NEL CENTRO
URBANO DI MARSALA (TP)
AU - Nardone, G
AU - Ottonello, Domenico
PY - 2008
Y1 - 2008
N2 - È stato avviato uno studio di biomonitoraggio nel centro urbano di Marsala.
Come altre città siciliane, pur non essendo interessata da importanti attività
industriali, Marsala è caratterizzata da un inquinamento legato ad attività
antropiche minori, quali l’uso dei combustibili fossili per autotrazione, per il
riscaldamento domestico e per la navigazione. Il contesto geomorfologico in
cui si sviluppa la città, ubicata in una zona pianeggiante, non determina alcun
ostacolo importante alla circolazione degli inquinanti operata dai forti e
costanti venti che spirano dal mare. Il campionamento è stato effettuato nel
gennaio 2007 in 27 stazioni distribuite su un’area di circa 25 km2. In ogni
stazione sono stati raccolti diversi talli e il relativo substrato sul lato del
tronco esposto ai quattro punti cardinali. Il prelievo è stato effettuato con
strumenti non metallici per non contaminare il materiale. I talli, una volta
ripuliti da eventuali corpi estranei, sono stati digeriti con acido nitrico in un
mineralizzatore CEMM 2000. Le misure sono state eseguite presso il
laboratorio di Chimica (Facoltà d’Agraria, Palermo) mediante ICP-MS. I dati
sono stati quindi normalizzati rispetto al contenuto degli elementi terrigeni
alluminio e titanio, calcolando il fattore di arricchimento. I risultati hanno
evidenziato la forte influenza delle attività portuali e del loro indotto. Si
evince infatti una netta prevalenza di elementi derivanti dall’uso di carburanti
per la navigazione e una forte influenza delle attività artigianali legate al
settore della pesca, in particolare dei cantieri navali, che riversano sul
territorio metalli pesanti quali componenti di vernici, antivegetativi,
vetroresina, ecc. Lo studio ha inoltre fornito importanti informazioni per lo
sviluppo dei Piani integrati di tutela della fascia costiera.
AB - È stato avviato uno studio di biomonitoraggio nel centro urbano di Marsala.
Come altre città siciliane, pur non essendo interessata da importanti attività
industriali, Marsala è caratterizzata da un inquinamento legato ad attività
antropiche minori, quali l’uso dei combustibili fossili per autotrazione, per il
riscaldamento domestico e per la navigazione. Il contesto geomorfologico in
cui si sviluppa la città, ubicata in una zona pianeggiante, non determina alcun
ostacolo importante alla circolazione degli inquinanti operata dai forti e
costanti venti che spirano dal mare. Il campionamento è stato effettuato nel
gennaio 2007 in 27 stazioni distribuite su un’area di circa 25 km2. In ogni
stazione sono stati raccolti diversi talli e il relativo substrato sul lato del
tronco esposto ai quattro punti cardinali. Il prelievo è stato effettuato con
strumenti non metallici per non contaminare il materiale. I talli, una volta
ripuliti da eventuali corpi estranei, sono stati digeriti con acido nitrico in un
mineralizzatore CEMM 2000. Le misure sono state eseguite presso il
laboratorio di Chimica (Facoltà d’Agraria, Palermo) mediante ICP-MS. I dati
sono stati quindi normalizzati rispetto al contenuto degli elementi terrigeni
alluminio e titanio, calcolando il fattore di arricchimento. I risultati hanno
evidenziato la forte influenza delle attività portuali e del loro indotto. Si
evince infatti una netta prevalenza di elementi derivanti dall’uso di carburanti
per la navigazione e una forte influenza delle attività artigianali legate al
settore della pesca, in particolare dei cantieri navali, che riversano sul
territorio metalli pesanti quali componenti di vernici, antivegetativi,
vetroresina, ecc. Lo studio ha inoltre fornito importanti informazioni per lo
sviluppo dei Piani integrati di tutela della fascia costiera.
KW - licheni, biomonitoraggio, bioaccumulo, Marsala
UR - http://hdl.handle.net/10447/41916
UR - http://dbiodbs.univ.trieste.it/sli/h1.html
M3 - Other contribution
ER -