Abstract
Nell’affrontare la riflessione benjaminiana Sul concetto di critica nel romanticismo tedesco, ripensando la nozione stessa di critica, irrompe prepotentemente il riferimento alla poesia di Hölderlin. L’interesse di Benjamin nei confronti di Hölderlin, maturato all’interno del circolo George-Kreis[1], è teso a individuare la linea di demarcazione tra mito e verità, stigmatizzando l’idea illusoria della vita come opera d’arte e sottraendo al poeta l’aura di “mitico eroe”, di depositario di un genio creativo. Per comprendere il modo in cui Benjamin intende affrontare la lettura di Hölderlin è necessario introdurre il concetto di ‘privo d’espressione’ – centrale nell’interpretazione benjaminiana de Le affinità elettive di Goethe –con cui Benjamin definisce la potenza critica che, pur non separando nell’opera d’arte l’apparenza dall’essenza, vieta loro di fondersi:
Lingua originale | Italian |
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Numero di pagine | 0 |
Rivista | SYZETESIS |
Volume | Articoli |
Stato di pubblicazione | Published - 2008 |
Pubblicato esternamente | Sì |