Beni Culturali:conservazione e sviluppo economico. Cozzo Disi: caso studio di archeologia mineraria in Sicilia

Risultato della ricerca: Otherpeer review

Abstract

L’approccio pluridisciplinare finalizzato alla conservazione e alla conoscenza dei BB. CC., presenta aspetti diversi che, interagendo, delineano le linee guida, nell’attuale dibattito culturale e scientifico. Tali beni definiti felicemente dalla Commissione Franceschini [1] come “beni costituenti testimonianza avente valore di civiltà”, rappresentano la memoria storica del paese e possono divenire, se opportunamente recuperati e valorizzati, un volano di sviluppo socio – culturale ed economico, in considerazione del fatto che, oggi, il turismo rappresenta la seconda industria mondiale dopo l’estrazione e il trattamento del petrolio.La memoria prende in esame la stagione solfifera della Sicilia, florida durante il XIX secolo e definitivamente conclusasi nella seconda metà del secolo successivo. L’obiettivo consta nell’evidenziare come queste miniere, in particolare quella di Cozzo Disi, sita nell’Agrigentino, se adeguatamente recuperate e valorizzate, possono essere fonti di sviluppo sia economico che culturale per l’intera regione.Lo studio proposto si avvale della seguente metodologia: dopo aver effettuato la ricerca bibliografica si analizza lo sviluppo industriale solfifero siciliano con la relativa localizzazione delle zone estrattive, si descrive la Solfara Cozzo Disi (individuando lo stato dell’arte) e, dopo aver analizzato il tramonto dell’economia industriale solfifera, si prendono in esame le potenzialità dello sviluppo economico – culturale del territorio.
Lingua originaleItalian
Pagine2138-2145
Numero di pagine8
Stato di pubblicazionePublished - 2014

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