Archeologia, quale lavoro dopo l’università? Un’analisi multidisciplinare del rapporto tra ricerca, formazione, professione e opportunità imprenditoriali

Vincenzo Vignieri, Francesco Pillitteri

Risultato della ricerca: Chapter

Abstract

Nel corso degli ultimi venti anni, la ricerca scientifica si è caratterizzata per un approccio multidisciplinare, capace di ripensare le discipline di base, nella convinzione che la contaminazione possa gene- rare nuova conoscenza. In un siffatto con- testo, gli studiosi di archeologia più volte hanno messo in discussione il ruolo della propria disciplina nella società contemporanea, interrogandosi sulle possibili interazioni e sulle sinergie con scienze diverse e apparentemente ‘lontane’. Questa sfida pone non poche problematiche riguardo agli investimenti in capitale umano che sono necessari per far coesistere e sviluppare saperi diversi in modo integrato. Il riferimento è alla definizione di nuovi per- corsi formativi, al disegno di progetti di ricerca innovativi e – a valle di tutto ciò – an- che alla creazione di iniziative imprenditoriali. È nel solco di questa challenge che il presente lavoro mira a dare un contributo.Lo studio esplora le implicazioni occupazionali della formazione accademica tradizionale in archeologia e, con uno sguardo empirico, presenta, distinguendoli, i tratti salienti della professione dell’archeologo all’interno delle organizzazioni pubbliche e private e analizza i modelli di businessdi tre iniziative imprenditoriali nel campo dell’archeologia. Infine, tratta gli strumenti finanziari approntati dalla Commissione Europea a supporto della ricerca, per la tu- tela, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, nonché altri strumenti innovativi per il finanziamento di iniziati- ve imprenditoriali nello stesso settore.La ricerca evidenzia che per generare valore è necessario investire sul capita- le umano attraverso lo sviluppo di competenze che possono essere in grado di sostenere lo sviluppo della conoscenza e dell’innovazione. Presupposto cruciale al raggiungimento di un tale risultato sembra essere la sinergia tra università, istituzioni, enti territoriali, musei, fondazioni, imprese e associazioni, con l’obiettivo di sostenersi reciprocamente nel perseguimento della propria mission culturale, professionale, di ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico.In questo scenario, quali cambiamenti hanno interessato le prospettive lavorative per l’archeologo nel rapporto tra formazione e professione? Quali nuove opportunità caratterizzano la professione oggi? Quali aspetti e criticità profilano e distinguono la professione dell’archeologo nel settore pubblico e privato? Guardando a recenti esperienze e iniziative di successo intraprese da archeologi: quali elementi caratterizzano una value proposition in grado di sod- disfare i bisogni dei clienti? Quali risorse possono essere definite strategiche per elaborare una proposta di valore che trovi uno sbocco di mercato? Quali percorsi possono essere intrapresi per creare valore e trasferire la ricerca verso il mercato in un’ottica imprenditoriale? Quali sono gli strumenti finanziari a disposizione per sostenere le attività di ricerca per la tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale?Diversi sono i temi in gioco nel rap- porto tra archeologia, ricerca, formazione, professione e opportunità imprenditoriali, come diversi sono gli approcci e le competenze degli autori che hanno contribuito a questa ricerca. Il presente lavoro trova spa- zio in questo volume, nella consapevolezza della necessità di individuare nuove direzioni e prospettive multidisciplinari che – nel rispetto reciproco – possano offrire visioni per il futuro di una disciplina come l’archeologia e, al contempo, orientare le scelte e i percorsi professionali dell
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteArcheologia Quo Vadis? Riflessioni metodologiche sul futuro della disciplina
Pagine135-174
Numero di pagine40
Stato di pubblicazionePublished - 2018

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