Abstract
Il presente articolo propone l'intervista realizzata all'argentiere palermitano Antonino Amato con l'intento di mettere a fuoco, attraverso uno sguardo ai moduli stilistici adottati le differenze tra la produzione degli argentieri coevi e quelli del passato la cui storia e memoria si configurano come elementi imprescindibili e trainanti di quest'arte secolare.
Lingua originale | Italian |
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pagine (da-a) | 19-20 |
Numero di pagine | 2 |
Rivista | IN FOLIO |
Stato di pubblicazione | Published - 2013 |