Abstract
L’art. 6 della l. 140/2003 continua a destare sospetti di illegittimità costituzionale a causa della guarentigia riconosciutaai parlamentari che, secondo i giudici rimettenti, risulta ingiustificata, risolvendosi in un “privilegioirrazionale” che mira a tutelare la riservatezza delle comunicazioni del parlamentare piuttosto che lo svolgimentodella sua funzione. Con questi ultimi interventi la Corte costituzionale ha colto l’occasione per chiarirealcuni aspetti fondamentali della disciplina ridisegnata a seguito della sent. n. 390 del 2007, per un verso,individuando nella reale intentio investigationis la chiave per accedere o alla procedura dettata per le intercettazioni“indirette” (art. 4 l. 140/2003) ovvero a quella dettata per le intercettazioni “casuali” (art. 6 l.140/2003), e, per altro, sottolineando la necessità che il giudice a quo mostri di avere tenuto conto del complessodi elementi significativi al fine di affermare o escludere la “casualità” dell’intercettazione.
Lingua originale | Italian |
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pagine (da-a) | 1205-1212 |
Numero di pagine | 8 |
Rivista | DIRITTO PENALE E PROCESSO |
Volume | Diritto Penale e Processo 10/2010 |
Stato di pubblicazione | Published - 2010 |