Dettagli progetto
Description
Abstract del Progetto di Ricerca
Testo italiano
La maggior parte delle neoplasie maligne è ancora oggi caratterizzata da un’evoluzione sfavorevole. Tuttavia una soluzione alle attuali difficoltà di trattamento per molti tumori potrebbe trovarsi proprio nella recentissima teoria delle cellule staminali progenitrici tumorali o cancer stem cells (csc). Infatti secondo tale teoria, lo sviluppo e la diffusione dei tumori sarebbe dovuto a una piccola popolazione di cellule, le cosiddette csc, le uniche capaci di autorinnovarsi. Il fallimento delle attuali terapie sarebbe imputabile alla incapacità di eliminare tali cellule che rinnoverebbero il tumore. Lo sviluppo di nuove strategie contro le csc è attualmente ostacolato dalla mancanza di marcatori utili per la loro identificazione. Solo recentemente sono comparsi i primi studi nei tumori epiteliali con identificazione di sottopopolazioni di csc nel tumore del seno, del sistema nervoso centrale e del colon-retto. In quest’ultimo sono state riscontrate due tipi di cellule cancerose grazie alla presenza della proteina specifica CD133, in grande quantità proprio nelle csc; tali cellule CD133+ costituiscono solo il 2 per cento di tutte le cellule presenti nel tumore del colon, ma sono responsabili della formazione della neoplasia. Infatti, in vitro, tali cellule crescono senza limiti in maniera aggressiva, mentre le restanti cellule tumorali crescono per un periodo massimo di due settimane (De Maria et al, 2007). Inoltre l’iniezione di tali cellule in topi nudi ha determinato lo sviluppo di un tumore con caratteristiche identiche a quelle del paziente dal quale erano state prelevate le cellule (De Maria et al, 2007). Studi simili sono stati fatti sul cancro del seno utilizzando altri marcatori (Pardal et all, 2003).
Da quanto esposto risulta necessario individuare in modo certo le csc nelle neoplasie epiteliali delle vie dell’apparato gastrointestinale (cavo orale, esofago, stomaco, colon-retto), obbiettivo che si prefigge il presente progetto.
Il progetto si articolerà in due fasi operative. Nella prima fase si procederà alla raccolta dei campioni tumorali sia cellulari che tissutali. Verranno, infatti, acquisite linee cellulari commerciali di carcinoma del cavo orale, colon, esofago e stomaco. Le Unità di Roma-CNR ed Ancona procederanno all’analisi di tali linee cellulari per evidenziare la presenza di csc attraverso l’utilizzo di metodiche quali citometria di flusso (Citometro FACScan - Becton & Dickinson, San Jose, California, USA) e biglie magnetiche della Myltheni partendo da marcatori noti di csc come CD133, CD44, ecc. Successivamente i marcatori verranno validati con colorazione immunocitochimica sulle stesse linee. Contemporaneamente le due Unità di Napoli procederanno all’acquisizione dei campioni tumorali tissutali. Frammenti di neoplasia di colon, stomaco, esofago e di cavo orale saranno raccolti durante le procedure chirurgiche e congelati in azoto liquido per essere poi utilizzati dalle Unità di Ancona e Napoli II per ottenere colture cellulari primarie che verranno analizzate per la ricerca di csc attraverso tecniche e marcatori tumorali utilizzati e validati precedentemente nelle linee commerciali. Anche campioni di fluidi biologici, quali sangue e saliva, verranno raccolti, congelati e stoccati dall’Unità di Napoli I. Su ogni paziente prima delle procedure terapeutiche, in occasione di un successivo trattamento chemioterapico post chirurgico, qualora necessario, ed in occasione dei controlli previsti nelle procedure di follow-up, verrà effettuato un prelievo di sangue periferico. Inoltre le notizie anamnestiche, cliniche e patologiche di ogni paziente verranno raccolte ed inserite in un apposito database. Le Unità di Palermo e di Napoli II procederanno, inoltre, alla raccolta di un adeguato numero di campioni paraffinati per le neoplasie oggetto di studio.
Nella seconda fase operativa si eseguirà la validazion
Stato | Finito |
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Data di inizio/fine effettiva | 3/22/10 → 3/21/12 |
Fingerprint
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