Mutat terra vices. Identità e cambiamento nel quarto libro delle Odi di Orazio

Il quarto libro delle Odi di Orazio lancia all’interprete una sfida complessa: un poeta ormai affermato CAMBIA la sua rotta, si presenta intento a ripercorrere le vie della lirica dalle quali aveva dichiarato esplicitamente di voler prendere le distanze. Qual è il senso che Orazio attribuisce a questo cambiamento? L’ipotesi di ricerca che si intende verificare è che l’idea del cambiamento sia pervasiva nella raccolta e investa le forme dell’espressione perché essa ha investito (e mutato) il senso oraziano del sé e della realtà.

Gli obiettivi che si intendono raggiungere in questa ricerca sono i seguenti: - individuare e interpretare la rappresentazione del sé oggettivata da Orazio a partire dalle strategie di costruzione dell’identità che egli usa nel quarto libro delle odi; il cambiamento investe la forma oraziana del sé nel senso che, per autorappresentarsi, il poeta abbandona le strategie di ‘esclusione’ per adottare quelle di ‘inclusione’ - seguire l’oggettivazione di questa forma del sé entro le coordinate spazio-temporali per comprovarne l’effettiva trasformazione; - focalizzarne la contiguità con la dimensione relazionale del munus poetico; - mostrare come l’identità ‘integrata’ oraziana provi a costruire una memoria culturale del suo tempo e del suo spazio, che è anche quello della ‘pienezza’ augustea. Le metodologie di cui si avvarrà questa ricerca saranno quelle di natura linguistica, retorica, storico-letteraria, supportate da strumenti di tipo antropologico e sociologico. Un interessante apporto sarà inoltre offerto dalle strategie di analisi del testo proprie della pragmatica della comunicazione. Per un testo come quello oraziano, su cui si è sedimentata una vasta letteratura critica, risulta infatti necessario integrare le tradizionali modalità di analisi con modelli interpretativi in grado di recuperare all'attenzione le rappresentazioni culturali che il quarto libro fornisce in merito a pratiche sociali e alla definizione dell'identità e della memoria culturale.