Le reti criminali di stampo Mafioso: strutture organizzative, dinamiche di mutamento, diffusione

Progetto: Research project

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Negli ultimi anni, le organizzazioni criminali sono state attraversate da profonde trasformazioni sollecitate, da un lato, dalle opportunità scaturite dal processo di globalizzazione economica; dall’altro, dalla necessità di rispondere alla accresciuta capacità repressiva delle forze dell’ordine. Ciò ha portato all’adozione, da parte dei sodalizi mafiosi, di strategie diversificate di penetrazione nei mercati leciti e illeciti e contemporaneamente ad una estensione dell’attività illecita al di fuori delle proprie aree di origine. L’obiettivo generale del Progetto è suddiviso in quattro obiettivi specifici. Il raggiungimento di ogni singolo sotto-obiettivo è affidato a ciascuna unità di ricerca. Con riferimento all’unità di ricerca di Palermo, l’idea è quella, da un lato, di ricostruire i network criminali, tramite l’utilizzo della network analysis, che si sviluppano tra cosche appartenenti ad una stessa organizzazione e tra cosche riconducibili a organizzazioni di stampo mafioso differenti; dall’altro, di individuare le specificità e le caratteristiche “tipiche” di ciascun sodalizio concentrandosi sull’analisi di una delle attività fondanti delle organizzazioni mafiose, ovvero il racket delle estorsioni. Le attività di ricerca proseguiranno infine con la messa a punto di modelli di simulazione ad agenti volti a esplorare le dinamiche di affermazione e diffusione del racket estorsivo. Attraverso l’impiego della simulazione ad agenti si indagherà il legame tra modelli di azione individuale, dipendenti anche da condizioni situazionali e dalla specificazione delle condizioni esterne, e le caratteristiche generali del macrofenomeno estorsivo. L’obiettivo dell’unità di ricerca dell’Università di Roma 3 è quello di individuare i miti, i valori e i modelli di comportamento proposti dai media (stampa, cinema, letteratura di massa -best-sellers-, forme artistiche), al fine di cogliere gli elementi che definiscono l'immaginario collettivo della criminalità. Tali indicatori possono fornire un quadro sociologico delle relazioni sociali ove individuare le categorie del bene/male, legalità/illegalità, dominio/soggezione, in una logica di interazione e potere che nel caso delle organizzazioni criminali si sostituisce al potere legittimo e che sempre di più viene esaltata da ruoli carismatici dei protagonisti evocati dalle cronache e raccontati dalla fiction. L'oggetto d'indagine perseguito dal gruppo di ricerca dell’Università di Roma La Sapienza consiste in uno studio delle associazioni anti-racket e anti-usura e nel relativo studio delle condizioni che ne favoriscono l’emersione e lo sviluppo in contesti urbani e di tipologie di attività che sono soggette a cadere vittima del fenomeno estorsivo. In altri termini si tratta di comprendere quali fatti portano all’emergere di realtà improntate alla civicness in contesti urbani – a volte solo in alcuni contesti limitati e relativamente a singoli settori economici più di altri oggetto delle mire della criminalità organizzata – affetti dai fenomeni estortivi perpetrati dalla criminalità organizzata. Infine, l’unità di ricerca dell’ISTC (4) intende investigare mediante la simulazione ad agenti le condizioni e le dinamiche di diffusione del fenomeno estorsivo all’interno di un determinato contesto socio-culturale e da una società all’altra. Obiettivo di questa unità è, dunque, lo studio della dinamica del racket estorsivo attraverso l’impiego di metodologie simulative, specificamente puntando a: 1) Investigare se i sistemi di racket si diffondono interamente o parzialmente da una società all’altra, se vengono esportate soltanto alcune loro proprietà, o se invece sono le nuove varianti (le "ricombinazioni") dei sistemi illegali a riprodursi; 2) Esplorare le possibili interazioni fra varie forme di illegalità per capire quali ne favoriscono l’evoluzione e la propagazione; 3) Modellare il rapporto mi
StatoFinito
Data di inizio/fine effettiva3/22/103/21/12

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