Dettagli progetto
Description
Il panorama dei cosiddetti nuovi media è sempre più ampio e l'interattività è diventata una modalità oramai perfettamente integrata dell'azione sociale. La rete rappresenta oggi un'utile metafora: essa descrive la nuova qualità che la vita di tutti noi ha assunto in virtù di tale interattività; tanto che le scienze sociali vi hanno visto l'avvento di un nuovo paradigma, dotato di forte capacità euristica nei confronti del presente. Il ricorso alla metafora della rete è tuttavia ambivalente perché allude sia al superamento delle più tradizionali strutture gerarchiche nelle organizzazioni pubbliche, private e in ogni sorta di rapporto sociale, sia alla possibilità dell'imbrigliamento tra le sue maglie. E infatti, nello sviluppo che le tecnologie digitali hanno avuto e stanno avendo sono impliciti sia esiti emancipatori che imbriglianti. Da parte dei ricercatori, dopo una prima fase di contrapposizione tra determinismi di segno opposto (si allude qui alla oramai reiterata contrapposizione tra apocalittici e integrati a cui la sottoscritta affiancherebbe la categoria degli utopisti) si è assistito alla rinuncia all'ambizione di individuare una teoria generale dei nuovi media. Avanzato da Castells il paradigma dell'informazionalismo, molte riflessioni sono state avviate ma la ricerca si è troppo spesso concentrata sui fenomeni della rete, rinunciando ad allargare lo sguardo fino ad integrare quei fenomeni nel più ampio quadro delle complessive dinamiche sociali in atto.
La presente ricerca si propone di partire dall'analisi delle implicazioni che il paradigma dell'informazionalismo ha, con particolare attenzione al recente fenomeno del Trusted Computing, visto come l'ultimo anello della catena che lega gli utenti/clienti al mercato delle nuove tecnologie.
La caratteristica inedita delle nuove tecnologie è quella di poter essere scisse in interfacce e dinamiche di funzionamento sostanzialmente ignote ai loro utenti. Ciò le pone come oggetti privilegiati di fiducia in quanto la fiducia è oramai classicamente collocata nel gap che si viene a creare tra la totale ignoranza e l'esaustiva conoscenza di un ipotetico alter. Inoltre, un ambiente ipermediato, il cui esito è l'overload of information da tutti quotidianamente sperimentato, è un ambiente per il quale i temi della sicurezza e della fiducia assumono un'importanza particolare. Rispetto a questi temi, la produzione scientifica internazionale a cui si intende fare riferimento è quella che ha preso in considerazione i concetti correlati di fiducia e rischio, sia nella dimensione interpersonale che sistemica ed istituzionale, sia nella prospettiva della teoria relazionale sia in quella dell'azione e della scelta razionale.
Layman's description
Senza entrare nel merito del dibattito-polemica che vede contrapporsi i fautori e i critici del TC, il taglio che questa ricerca intende dare all'analisi del Trusted Computing è ad un tempo genetico e predittivo: si vuole cioè ricostruire come esso sia solo l'effetto emergete di una trasformazione dei sistemi di fiducia che hanno mediato e mediano il rapporto tra attori sociali e informazioni; si vuole inoltre tentare di estrapolare dalle piattaforme Trusted tutte le implicazioni tecnologiche al fine di costruire un modello che guidi la traduzione di tali implicazioni tecnologiche in probabili o plausibili implicazioni sociali. L'ipotesi guida che permeerà l'intero lavoro è quella che l'iniziale differenza tra il modello Broadcast e il modello Netcast che sostanziava la novità dei media digitali rispetto al panorama dei media di massa, si stia inesorabilmente assottigliando e che il Trusted Computing sia solo un fenomeno conseguenziale all'andamento generale del rapporto tra informatica, telematica e società. Infatti, se è vero che l'avvento dei nuovi media ha redistribuito e diffuso il potere dell'emittenza, proprio la frammentazione dell'emittenza ha reso necessaria una selezione di informazioni e fonti sempre più orientata dalla fiducia. La richiesta di fiducia, tuttavia, si va sempre più trasformando in una richiesta di delega mediata dalla persuasione, in quanto i nuovi media, i loro contenuti e i rischi a cui ci si espone fruendone sono per gli attori sociali di questa società ipercomplessa delle vere e proprie scatole nere.La prima fase della presente ricerca richiede l'analisi dei documenti che testimoniano lo sviluppo tecnologico dell'ultimo decennio e ne mostrano i risvolti sia in relazione al mercato dell'info-telematica sia in relazione a quello dell'intrattenimento che con esso si è fuso, a partire dalla spinta che lo sviluppo dell'informatica ha dato alla multimedialità; fusione che, secondo alcune ricostruzioni, sarebbe la principale responsabile del presente deficit di sicurezza.
Nella seconda fase si analizzerà il modo in cui il controllo delle informazioni, il Digital Rights Management (DRM) e il Trusted Computing siano attenzionati dalla disciplina giuridica nel contesto europeo e quale sia la sensibilità delle ONG su questi temi. Si prenderanno in considerazione anche i contenuti fino ad oggi elaborati nell'ambito del summit mondiale sulla società dell'informazione (WSIS): una conferenza ONU organizzata dall'ITU (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni) di importanza fondamentale per lo sviluppo della società dell'informazione e della conoscenza. Ad essa partecipano la Free Software Fondation Europe, assieme ad altri rappresentanti della società civile per assicurarsi che i principi fondamentali dell'era digitale non siano determinati solo dall'industria dei media e dai governi e che i diritti umani non incontrino limiti di tipo tecnologico.
Nella terza fase della ricerca si entrerà nel vivo delle specifiche tecniche del TC allo scopo di creare dei modelli che sintetizzino le condizioni e i vincoli a cui saranno posti i possibili usi di tecnologie controllate dal TCG, simulando la reazione isolata o collettiva di una tipologia di attori sociali costruita ad hoc, secondo desideri, credenze e opportunità ipotetiche. La simulazione dovrà fornire, nella prospettiva che è propria della sociologia analitica, una rassegna di reazioni plausibili. Ciò costituirà il controllo delle ipotesi espresse precedentemente riguardo alle tendenze in atto nel mondo delle tecnologie digitali e interattive.
Stato | Attivo |
---|---|
Data di inizio/fine effettiva | 1/1/07 → … |
Fingerprint
Esplora i temi di ricerca toccati da questo progetto. Queste etichette sono generate sulla base dei riconoscimenti/sovvenzioni sottostanti. Insieme formano una fingerprint unica.