Dettagli progetto
Description
La sintesi dei polifenoli nelle uve dipende da un gran numero di fattori esterni ed interni alla pianta. Nella vite i polifenoli contribuiscono alla resistenza contro stress biotici e abiotici;
La sintesi, la velocità di accumulo, la quantità finale delle sostanze polifenoliche è fortemente influenzata dalle condizioni climatiche dell'ambiente di coltivazione, fra di essi temperatura, luce e disponibilità idrica sono i fattori naturali che più influenzano la quantità di antociani nelle cellule epidermiche.
Negli ambienti caldo-aridi, ove si determinano elevate temperature associate ad elevate intensità luminose ed a stress idrici, durante l'attività vegeto-produttiva della vite, le tecniche colturali e di gestione della chioma, che aumentano il livello termico e radiativo a livello dei grappoli, possono essere negative per l'accumulo delle sostanze polifenoliche, riducendo la sintesi e stimolando una loro più veloce degradazione.
Gli obiettivi della ricerca sono quelli di valutare le modificazioni indotte da stress di natura abiotica sulla qualità complessiva dell'uva con particolare riferimento ai polifenoli.
Si porteranno avanti due prove che verranno realizzate in vigneti allevati a controspalliera con potatura a cordone permanente speronato con vegetazione condizionata. Nella prima prova si studieranno gli effetti combinati della carenza idrica e della modificazione del microclima (luce e temperatura) a livello dei grappoli realizzata con sfogliature. Nella seconda si valuterà l'azione combinata e di interazione degli effetti del macroclima e delle modificazioni microclimatiche realizzate con sfogliature meccaniche a livello dei grappoli.
Layman's description
Valutare le modificazioni indotte da stress di natura abiotica sulla qualità complessiva dell'uva con particolare riferimento alla quantità e alla qualità degli stilbeni ed più in generale dei polifenoli.
Si valuteranno gli effetti combinati della carenza idrica, della modificazione del microclima (luce e temperatura) a livello dei grappoli, ma anche della eventuale carenza di sources (foglie), realizzando le tesi:
- due livelli di stress idrico effettuati dall'allegagione alla raccolta (regime asciutto, regime idrico in cui il potenziale di base delle foglie sarà mantenuto ad un livello non inferiore a -0,4 MPa). Per ciascun trattamento (asciutto e irriguo) si realizzeranno due epoche di defogliazione (una subito dopo l'allegagione e l'altra prima della naturale filloptosi delle foglie basali che in ambienti siciliani si verifica già subito dopo l'invaiatura) e due intensità (in maniera random a livello dei grappoli). La prova verrà condotta inoltre in due cultivar, il Cabernet sauvignon con vegetazione assurgente, l'altra, il Nero d'Avola con vegetazione procombente.
In ambienti caldi, come quelli siciliani, un elevato grado di esposizione dei grappoli associato ad un elevata temperatura degli acini potrebbero inibire il metabolismo degli antociani e dei polifenoli in generale. Gli interventi in verde che mirano ad un aumento
dell'esposizione dei grappoli al sole pertanto, potrebbero essere peggiorativi della qualità dell'uva. Tuttavia in alcune aree della viticoltura siciliana, dove le temperature ambientali sono più basse (aree interne e collinari), questa tipologia di interventi potrebbe risultare migliorativa della qualità dell'uva.
Al fine di studiare l'azione combinata e di interazione degli effetti del macro-clima e delle modificazioni microclimatiche a livello dei grappoli si realizzeranno le stesse tesi di sfogliatura, (sopra elencate), in termini di epoca ed intensità in due ambienti posti a
differente quota.
2.2 Metodologie
In tutti i confronti, si definirà l'equilibrio vegeto-produttivo del sistema vigneto in cui si opererà attraverso il calcolo degli indici di equilibrio più comunemente utilizzati in viticoltura. Si effettueranno i rilievi per la caratterizzazione della chioma (numero di strati fogliari, % di foglie e grappoli esposti alla luce, numero di germogli per metro lineare di vegetazione) e sarà determinata la quantità di uva, il peso del grappolo, dell'acino e quella del legno, la superficie fogliare asportata e rimasta dopo la defogliazione dell'asse e delle femminelle, su 20 germogli con un misuratore di area fogliare al momento dell'intervento di defogliazione e alla raccolta. Tutti i vigneti saranno caratterizzati dal punto di vista pedologico e climatico. Per caratterizzare il microclima della chioma anche a livello dei grappoli si utilizzeranno sensori di temperatura e di luce PAR collegati ad un data-logger.
Per la valutazione dello stato idrico della vite si utilizzerà una camera di Scholander per la misura all'alba del potenziale di base su 10 foglie e verrà misurato ogni quattro giorni. Ogni 20 giorni, sulle piante di ciascun trattamento si rileveranno i livelli di stress idrico attraverso la misurazione dei potenziali idrici nelle diverse ore del giorno delle foglie e del germoglio (camera di Scholander), avvolgendo in film plastico e oscurando con film di alluminio le foglie da saggiare; gli effetti della riduzione della superficie fogliare sulla funzionalità delle foglie saranno valutati attraverso la misura degli scambi gassosi, conduttanza stomatica e assimilazione netta, con apposito sistema di misura implementato mediante analizzatore di gas IRGA LI COR MOD 6262.
A partire all'invaiatura e in diversi periodi (almeno quattro) della fase di maturazione dell'uva si preleveranno campioni di acini dalle piante rappresentative dell'equilibrio vegeto-produttivo, con l'obiettivo da una parte di analizzare l'andamento dei dive
Stato | Attivo |
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Data di inizio/fine effettiva | 1/1/06 → … |
Fingerprint
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