INDUZIONE DI APOPTOSI NEL CARCINOMA EPATOCELLULARE MEDIANTE CONTEMPORANEA INIBIZIONE DI DIFFERENTI SEGNALI DI SOPRAVVIVENZA

    Progetto: Research project

    Dettagli progetto

    Description

    L'Unità Operativa ha dei compiti specifici, più oltre elencati, da svolgere nei due anni di attività. Inoltre, l'Unità collaborerà strettamente con le altre per l'esecuzione di esperimenti necessari a fini della riuscita globale del Progetto, quali: -gene array (sfruttando le competenze e le apparecchiature messe a disposizione dal Collaboratore dipendente da altro Ente afferente a questa Unità); -colture tissutali; -saggio dell'attività aromatasica e della produzione di estrogeni; -valutazione in citometria a flusso dell'apoptosi e delle modificazioni del ciclo cellulare indotte da trattamenti farmacologici; -studi in vivo sugli animali per valutare gli effetti antitumorali dei trattamenti. Compiti precipui dell'Unità: Primo anno di attività: identificare gli effetti antitumorali e pro-apoptotici di inibitori di differenti vie di segnalazione nel carcinoma epatocellulare (HCC). Gli agenti verranno usati da soli, in combinazione con agenti antineoplastici convenzionali e in combinazione tra di loro. Gli effetti antitumorali verranno posti in relazione ad eventuali modificazioni molecolari. Verranno condotti studi in vitro su una serie rappresentativa di linee di HCC umano in coltura (HepG2, HuH-6, HuH-7 e HA22T/VGH, tutte ben caratterizzate). Verranno primariamente presi in considerazione i seguenti agenti: -deidrossimetilepossiquinomicina C; il nostro gruppo ha già un'esperienza preliminare sull'uso di questo agente che inibisce potentemente la traslocazione di NF-kB al nucleo; -resveratrolo, piceatannolo e altri agenti potenzialmente in grado di interferire con le vie di NF-kB, STAT3 e AP-1; -il flavonoide LY294002, un potente inibitore di PI3K e della fosforilazione di Akt; -il flavopiridolo, come inibitore delle Cdk; -il letrozolo, come potente inibitore dell'aromatasi. Saranno esaminati gli effetti antitumorali e pro-apoptotici di tali composti, che verranno usati da soli, in combinazione con altri agenti convenzionalmente usati nel trattamento dell'HCC (cisplatino, doxorubicina e 5-fluorouracile) e in combinazione tra loro. Per le combinazioni, gli agenti saranno somministrati contemporaneamente o sequenzialmente, per definire gli schemi ottimali di trattamento. Gli effetti antitumorali dei farmaci, da soli o in combinazione, saranno posti in relazione ai risultati dell'analisi dell'espressione di vari geni (quali le IAP, Bcl-2, Bcl-XL, Bax, COX-2, P-glicoproteina, beta-catenina e c-myc), a livello sia di RNAm sia proteico, ed, a seconda dei casi, anche studiando lo stato di attivazione di fattori di trascrizione (NF-kB, STAT3 e AP-1) e di Akt (forma fosforilata e non fosforilata). Si potranno portare avanti anche analisi dell'attività delle Cdk e dell'aromatasi. Lo studio degli effetti antitumorali esercitati in vitro dai vari agenti dovrebbe essere completato entro la fine del primo anno, mentre la fase molecolare dello studio, già avviata all'incirca alla metà del primo anno, potrebbe essere completata nel secondo anno. Durante il progresso dello studio, fin dal primo anno, si potrà individuare ancor meglio la possibilità di combinazioni razionali in stretta collaborazione con le altre Unità di ricerca e sulla base dei risultati collegialmente conseguiti. Secondo anno di attività: oltre a completare gli studi di tipo molecolare, nel secondo anno di attività dovranno essere portate avanti ricerche in vivo destinate a validare o meno i risultati terapeutici più promettenti ottenuti nella dimensione in vitro. A questo scopo, l'efficacia antitumorale e la tossicità di agenti selezionati e di loro combinazioni saranno valutati mediante esperimenti condotti su topi immunodeficienti trapiantati con HCC umano.
    StatoAttivo
    Data di inizio/fine effettiva1/1/05 → …

    Fingerprint

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