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Tra i cambiamenti del lavoro con conseguenze più significative nella letteratura scientifica contemporanea viene indicata la riduzione del peso complessivo che, a livello sociale, avrebbe ormai assunto l’identità professionale in quello che potremmo definire il sistema di relazioni sociali dentro il quale ogni individuo è calato e che, con termine sociologico contemporaneo, potremmo definire il capitale sociale individuale. E’ quanto sarebbe successo nel sistema di produzione “postfordista” che connota gli ultimi trent’anni della storia dell’organizzazione del lavoro nelle società occidentali, compresa quella italiana. La rilevanza del lavoro come ambito esistenziale dentro il quale si sono costruite alcune importanti forme di appartenenza sarebbe venuto meno, e ciò soprattutto a causa del processo di individualizzazione e di frammentazione in atto nella società contemporanea, fenomeni questi che coinvolgono in generale tutti gli ambiti esistenziali contemporanei.
Il tema che si vuole affrontare in questa sede muove da un presupposto importante e cioè i cambiamenti sociali determinati dal differente modo in cui si percepisce oggi il lavoro rispetto agli altri ambiti esistenziali. In breve intendiamo approfondire il tema riguardante il mutamento “strutturale” avvenuto nella società a causa dei cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro e che a nostro avviso riguarda soprattutto due aspetti non facilmente collocabili in categorie analitiche prese a prestito dalle diverse scienze sociali:
a) la rilevanza sociale assunta dalle nuove forme - e dalle nuove “culture” - del lavoro nelle società contemporanea;
b) la sua trasformazione in termini istituzionali, cioè come sistema di regolazione del rapporto individuo-società.
Costituiscono base di partenza scientifica le ricerche condotte negli ultimi cinque anni riguardanti i giovani e il lavoro, l'identità professionale, i cambiamenti del sistema produttivo mondiale in conseguenza degli effetti della globalizzazione. Di seguito alleghiamo una breve bibliografia di base
Barbier, J. C., Nadel H. (2002), La flessibilità del lavoro e dell’occupazione, Donzelli, Roma.
Beck U. (2000), Il lavoro nell’epoca della fine del lavoro. Tramonto delle sicurezze e nuovo impegno civile, Einaudi, Torino
Borghi V., (a cura di), (2002), Vulnerabilità, inclusione sociale e lavoro, Angeli, Milano.
C. I. Do. S. Pe. L, Ipl, (2001), Il lavoro come cambia, come si rappresenta. Metodologie, studi e immagini del lavoro, Angeli, Milano.
Esping-Andersen G. (2000), Le fondamenta sociali dell’economia post-industriale, Il Mulino, Bologna.
La Rosa M., Méda D. (a cura di), (1998), Il problema del lavoro, il lavoro come problema, numero monografico di «Sociologia del lavoro», 69, Angeli, Milano.
La Rosa M. (2003), Sociologia dei lavori, Angeli, Milano
Accornero A. (2000), Era il secolo del lavoro, il Mulino, Bologna.
Cesareo V. (a cura di) (2005), Ricomporre la vita. Gli adulti giovani in Italia, Carocci, Roma.
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Obiettivo del programma di ricerca è l'analisi dei cambiamenti del lavoro e della sua forma istituzionalizzata (le occupazioni) in Sicilia in relazione ai cambiamenti determinati dagli effetti economici e sociali della globalizzazione dell'economia.
Il tentativo è quello di mettere in relazione la paradossale crescita di nuove professioni nel terziario avanzato (sia in termini di numero di occupati complessivo sia di diversificazione delle stesse) con la debolezza dell'economia locale. Alcune occupazioni o "quasi occupazioni" possono, da questo punto di vista essere considerate "tipiche" ( in senso "localistico") del particolare tipo di mercato del lavoro locale nel quale, soprattuto per nel caso dei nuovi ingressi di soggetti in età compresa fra i 18 e i 30 anni, ad una (bassa) domanda complessiva caratterizzata da scarsa competenza richiesta corrisponde un'offerta tendenzialmente poco qualificata, anche in presenza di una discreta quantità di iscritti nelle istituzioni di formazione superiore.
A conferma di ciò, pur se per ragioni diverse, è sufficnete osservare l'incremento di occupazioni a scarsa qualifica e competenza ma apparentemente "nuove": gli operatori di call centers, gli operatori finanziari, gli agenti immobiliari. Accanto a questi si collocano anche i "quasi disoccupati" rappresentati da un'altra occupazione "tipica": i "lavoratori socialmente utili".
La ricerca intende analizzare tali nuove professioni giovanili (quasi sempre) o adulte (come nel caso degli LSU), al fine di approfondire la conoscenza del rapporto fra nuove forme della progettualità esistenziale in epoca di frammentazione sociale, identità professionale "debole" ed effetti perversi di scelte politico- economiche di breve raggio
1. ANALIZZARE IL CAMBIAMENTO AVVENUTO NELLA DOMANDA E OFFERTA DI PROFESSIONALITA' IN RELAZIONE AGLI EFFETTI DELLA GLOGBALIZZAZIONE; 2. OSSERVARE COME SI DECLINA LA RELAZIONE FRA PROGETTO BIOGRAFICO, LAVORO E IDENTITA' SOCIALE DEGLI ADULTI GIOVANI SICILIANI; 3. OSSERVARE COME SI DECLINANO I PERCORSI DI RICOMPOSIZIONE SOCIALE FRA LE NUOVE CATEGORIE PROFESSIONALI E COME SI DECLINANO LE NUOVE FORME DI DISUGUAGLIANZA E/O DISTANZA SOCIALE IN RIFERIMENTO ALL'ATTIVITA' LAVORATIVA SVOLTA.
La metodologia utilizzata tiene conto della necessità di approfondire le tematiche in oggetto attraverso due distinte fasi di rilevazione:
a) nella prima fase si intende svolgere una ricerca desk riguardante le "grandezze" del fenomeno in oggetto, coinvolgendo direttamente sia alcune realtà aziendali locali e nazionali, sia acquisendo dati di sfondo attraverso le fonti ufficiali;
b) Nella seconda fase si intenderà raccogliere una serie di informazioni e di opinioni riguardanti il tipo di attività lavorativa svolta dagli giovani in modo da potere predisporre una prima analisi dei punti critici che riguardano la relazione fra identità sociale (dimensione sociale), progetto biografico(dimensione individuale) e lavoro (dimensione sociale/individuale interconnessa). A tal fine si intende realizzare dodici focus group con cinque compnenti per ciascuno (minigroup) settati in maniera omogenea rispetto alla categoria professionale e al titolo di studio (tre per categoria professionale e per livello di istruzione, basso, medio e alto livello di istruzione) ed eterogenea rispetto all'età, al generecon un diverso livello di conoscenza dei membri del gruppo precedentemente acquisita nel luogo di lavoro. Obiettivo di questa prinma fase sarà dunque analizzare lo "sfondo" (il contesto lavorativo, i significati del lavoro rispetto agli altri ambiti esistenziali, lavoro, tempo libero ecc., il rapporto fra lavoro e progettualità circolante fra le nuove professioni "tipiche" siciliane)entro il quale operano i giovani adulti siciliani e i signifciati attribuiti al lavoro.
c) nella terza fase inntende approfondire le tematiche emerse nei focus con la raccolta di storie di vita che meglio cons
Stato | Attivo |
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Data di inizio/fine effettiva | 1/1/04 → … |
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