Effetto di ossisteroli e di LDL ossidate sul processo eriptotico in cellule rosse da soggetti sani. Caratterizzazione biochimica del pathway coinvolto ed attività protettiva da fitochimici bioattivi.

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Le emazie hanno una vita media di circa 120 giorni. Nella maggior parte dei casi esse non vanno incontro ad emolisi, ma sono rimosse dai fagociti. Variazioni morfologiche della membrana che intervengono in seguito all’invecchiamento della cellula (esternalizzazione di fosfatidilserina (PS) e variazione del grado di sializzazione di proteine di membrana) consentono il riconoscimento delle cellule da eliminare mediante fagocitosi (1-4). Prima di invecchiare gli eritrociti possono essere danneggiati da vari agenti, con compromissione della loro integrità. In queste condizioni possono andare incontro ad un processo che è paragonabile al processo apoptotico noto come eriptosi. Tuttavia, poiché gli eritrociti sono anucleati e mancano di mitocondri, il processo di eriptosi è caratterizzato da percorsi biochimici di segnalazione che lo distinguono sia dalla morte cellulare di eritrociti invecchiati che dalla neo-citolisi, cioè dalla morte cellulare di cellule neo-formate (5,6). In comune con l’apoptosi si osservano il raggrinzimento delle cellule, il blebbing della membrana cellulare e lo scrambling dei fosfolipidi con esposizione di PS. In maniera simile alle cellule apoptotiche, gli eritrociti eriptotici vengono eliminati dai macrofagi. La conoscenza del processo eriptotico è piuttosto recente ed è ancora limitata per quanto riguarda i meccanismi molecolari coinvolti e gli agenti patofisiologici, endogeni o esogeni, capaci di innescare la morte “suicida” dell’eritrocita. Due percorsi di segnalazione capaci di stimolare l’eriptosi sono stati identificati. Nel primo, la formazione di prostaglandina E2, tramite attivazione di ciclossigenasi, consente la attivazione di canali per il Ca+2. Il secondo, attraverso l’attivazione di fosfolipasi A2, porta al rilascio di PAF che a sua volta attiva una sfingomielinasi portando infine alla formazione di ceramide proapoptotico. L’aumento di Ca+2 e ceramide nel citoplasma porta alla modifica dell’assetto fosfolipidico di membrana con passaggio di PS nel foglietto esterno (5, 6). Sebbene l’eriptosi possa essere considerata un meccanismo attraverso il quale l’eritrocita difettoso sfugge all’emolisi, una eccessiva eriptosi può portare ad anemia e danni alla microcircolazione. Eritrociti eriptotici, infatti, aderiscono alle cellule endoteliali della parete vascolare mediante interazione di PS esposta sulla superficie cellulare con il ligande trans-membrana delle chemochine CXCL16 (7). E’ noto che molti farmaci, inquinanti ambientali, e varie sostanze endogene sono in grado di innescare la morte prematura degli eritrociti (8, 9). Il processo inoltre può essere stimolato da varie condizioni come shock osmotico, stress ossidativo e deplezione di energia (ref in 8). Sono anche note varie condizioni cliniche associate ad eriptosi (8). Tra queste, sindrome uremica emolitica, sepsi, insufficienza renale, malaria, malattia di Wilson’s e le malattie emolitiche come talassemia, anemia falciforme, deficienza di glucoso-6-fosfato deidrogenasi. Non esistono invece studi che abbiano valutato l’evento eriptotico in patologie caratterizzate da ipercolesterolemia, sebbene alcuni ossisteroli, ed in particolare 7-ketocolesterolo (7-KC), che in tale condizione caratterizza le LDL ossidate circolanti, siano noti triggers di apoptosi in cellule nucleate ed in particolare in macrofagi (10, 11), rendendo questi ultimi capaci di innescare processi infiammatori a carico delle cellule dell’endotelio vasale e dando così l’avvio alla formazione di placche aterosclerotiche. L’eventuale azione eriptotica di ossisteroli seguita dalla attività lesiva degli eritrociti eriptotici sull’endotelio, potrebbe così costituire un secondo importante stimolo aterogenetico. La citotossicità degli ossisteroli è in parte dovuta alla azione fisica diretta di queste sostanze sulla membrana, cioè alle interazioni con fosfolipidi ch
StatoAttivo
Data di inizio/fine effettiva1/1/12 → …

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