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Connettività ecologica e reti ecologiche: un tema che in Europa si è
sempre più affermato nell’ultimo decennio e ha conquistato un ruolo
centrale nel dibattito sulla conservazione della natura nel progetto del
territorio. Nel sistema delle reti ecologiche, infatti, sono insite sia la
funzione interpretativa del territorio che quella progettuale che, partendo
dall’analisi, produce norme per regolare i rapporti tra tutti gli elementi
della rete e la restante parte del territorio.
Pur essendo elemento del dibattito scientifico non si può ancora
affermare che vi sia chiarezza sul suo ruolo all’interno delle discipline che
si occupano di pianificazione urbanistico-territoriale. È proprio su questo
ruolo che la ricerca, sulla base di quanto affrontato nel primo anno di
lavoro, intende indagare, continuando ad analizzare la letteratura
esistente, proponendo un metodo applicativo e sperimentandolo in un
caso studio. Due fasi si propongono, quindi: la prima esplorativa, che
seguendo quanto tracciato nel precedente anno, si propone di
interpretare ed elaborare i dati raccolti; la seconda propositiva finalizzata
ad un metodo ecologico di progetto del territorio. Nella seconda fase si
prevede di applicare i risultati, parziali, ad un caso studio, per evitare che
la ricerca possa risultare avulsa dalla realtà ed essere etichettata come
esclusivamente teorica. Il caso studio riguarda l’Area Metropolitana di
Palermo. Questa comprende 27 Comuni (Balestrate, Cinisi, Partitico,
Montelepre, Carini,Capaci, Isola delle Femmine Monreale, Altofonte,
Palermo, Belmonte Mezzagno, Villabate, Misilmeri, Bagheria, Santa
Flavia, Casteldaccia, Altavilla Milicia, Trabia, Termini Imerese) con una
superficie territoriale complessiva di Kmq 906 e una popolazione al 1991
di circa 1.001.345 abitanti pari al 21.15% della popolazione regionale,
caratterizzata da una fascia altamente urbanizzata e frammentata
particolarmente lungo la costa. Nell’area oggetto di studio, si intende
inoltre avviare specifiche ricerche sui rapporti tra le connessioni
ambientali, esistenti e di progetto, rispetto agli strumenti di pianificazione
ordinaria a scala urbana e territoriale.
Layman's description
OBIETTIVI: L’uso del “paradigma della rete” come analisi e interpretazione
economico-funzionale del territorio ha, ormai, una discreta letteratura ed
una collaudata base scientifica. La rete ecologica, intesa come sistema di
connettività ecologica in tutto il territorio, essendo invece un sistema
interpretativo più recente, con l’avvio delle sue prime esperienze, sta
ancora sperimentando le sue basi teoriche e ricercando il giusto ruolo
all’interno degli strumenti di governo del territorio. Già da qualche anno,
nel campo della pianificazione del territorio, è possibile riscontrare
esperienze dove possono essere rilevati, tra gli altri, alcuni principi propri
dell’ecologia spesso però limitati ad alcuni ambiti o, al massimo,
“responsabili” di alcuni “input ecologici”. Ma nonostante la possibilità di
potere analizzare tali esperienze ove si riscontra l’applicazione del
sistema delle reti ecologiche – a livello di pianificazione comunale,
provinciale, regionale o legati a finanziamenti con fondi europei – non si
può affermare che la letteratura esistente sia esaustiva e possa costituire
base sicura per elaborare alcuna teoria.
Obiettivo di questa ricerca è quello di affrontare, e cercare di superare, il
nodo del ruolo del sistema delle reti ecologiche all’interno delle discipline
che si occupano della pianificazione del territorio. Tale sistema, infatti, ha
in sé una doppia funzione: “paradigma interpretativo del territorio”,
nell’accezione di lettura, e “fattore di progetto” che analizza, regola e
norma, i rapporti tra gli elementi della rete e la restante parte del
territorio.
Per risolvere il problema, la ricerca si propone di mettere in relazione la
Rete ecologica con gli strumenti di pianificazione, ordinaria e specialistica,
superando il suo mancato riconoscimento giuridico, e non certo come
sostituzione dello strumento di piano ma come sistema che fornisce un
elemento in più di conoscenza – ecologica – del territorio. Lo strumento
di piano allora, comunale, provinciale, regionale o di area vasta,
assumerà un valore aggiunto nell’azione di governo del territorio, in
quanto metterà in evidenza le connessioni ecologiche, o la mancanza di
esse, fattore imprescindibile perché un territorio conservi nel tempo le
sue identità.
Altro mezzo per raggiungere l’obiettivo della ricerca proposta è il caso
studio del territorio dell’Area Metropolitana di Palermo. La scelta di
un’area di studio quale quella dell’Area Metropolitana di Palermo non è
casuale. Le ragioni sono da ricercare sia in fattori strutturali che in fattori
dimensionali. L’Area Metropolitana, infatti, presenta caratteri di
omogeneità connessi però più a fattori economici e sovrastrutturali che
morfologici e/o ecologici. L’applicazione, allora, dei principi su enunciati
potrà portare, partendo da una revisione del concetto di Area
Metropolitana, ad una pianificazione maggiormente connessa alla realtà
territoriale.
METODI: Nell'impostare un iter metodologico per una pianificazione che tenga
conto della connettività ecologica applicando, quindi, il sistema della rete
ecologica è opportuno ricordare come il problema della frammentazione e
la sua risoluzione, al di là di possibili linee guida ed indicazioni generali,
dovranno essere analizzati specificatamente caso per caso, così come
potrà rendersi necessario, a seconda del territorio analizzato, la redazione
di approfondimenti specifici. Possono infatti essere previste ipotesi ed
azioni di pianificazione di rete ecologica proprie dei diversi contesti
territoriali, ciascuno con proprie peculiarità corrispondenti alle diverse
componenti biotiche e abiotiche, ai relativi processi ecologici, alle
problematiche di frammentazione presenti.
La studio, e la sua progettazione, di una rete ecologica è un'operazione
che traval
Stato | Attivo |
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Data di inizio/fine effettiva | 1/1/06 → … |
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