Confraternite e pietà devozionale

L'interesse per le istituzioni confraternali, maturato grazie alla partecipazione a due ricerche di ambito nazionale, patrocinate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sul tema dell'Associazionismo laico e religioso, induce a valutare - anche in contiguità con precedenti ricerche di religiosità popolare - l'incidenza delle Confraternite nell'asmbito della organizzazione della festa/sacra rappresentazione. L'analisi del fenomeno tuttora particolarmnete rilevante in Sicilia, permette di predisporre una situazione comparativa tra l'ieri e l'oggi, in modo da valutare l'eventuale dinamica che si instaura nella relazione tra l'istituzione e i fedeli; tra i fedeli stessi e nel rapporto che lega i devoti al santo protettore.

Mettendo anche a frutto numerose ricerche svolte dagli studenti per le loro dissertazioni di laurea, si intende costituire un Archivio delle Confraternite siciliane, producendo un Atlante che riguarda la loro localizzazione. Il tutto facendo tesoro anche delle ricerche che si intende attivare, e così ai fini di una individuazione tipologica che permetta di registrare le relazioni che, nel tempo, hanno legato la Confraternita alla Chiesa, vuoi nell'atto di una registrazione del magisterio sociale legata alla istituzione religiosa; vuoi nel solco delle cosiddetta religiosità popolare. Il metodo di ricerca è quello comparativo-etnostorico del reperimento della documentazione più ampia possibile (dal cartaceo al multimediale)relativa al fenomeno da investigare. L'operazione può essere agevolata dalla presenza in internet di una Banca dati sull'argomento (Confrater Sum, www.Etnostoria.it, a cura del centro Internazionale di Etnostoria e della Sispi informatica di Palermo) che può essere assunta come base informativa per eventuali chiarimenti e/o integrazioni. Per l'analisi contestuale dei rituali devozionali, la metodologia prevalente è quella della cosiddetta ricerca sul campo.